giovedì, 30 Maggio, 2024
Europa

Meloni a Stoltenberg: “La Nato affronti le sfide del Mediterraneo”

A Palazzo Chigi il Premier e il Segretario generale dell'Alleanza atlantica

Rafforzare ulteriormente la Nato e fornire maggiore sostegno all’Ucraina. Ma anche maggiore attenzione verso il cosiddetto ‘fianco Sud’, tanto caro al governo italiano. Ecco i tre punti principali discussi ieri, a Palazzo Chigi, a Roma, tra il Primo Ministro Giorgia Meloni e il Segretario generale dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord Jens Stoltenberg. L’occasione anche per discutere dei preparativi per il vertice di Washington in programma dal 9 all’11 luglio. Un appuntamento importante durante il quale il Presidente del Consiglio ha appunto ribadito l’aspettativa italiana che possano essere adottate decisioni concrete in risposta alle sfide caratterizzanti il ‘fianco Sud’, in coerenza con l’approccio a 360 gradi alla sicurezza euroatlantica previsto dal Concetto Strategico della Nato”. Insomma, il Premier ha chiesto maggiore attenzione per quelle regioni meridionali dell’Europa e del Mediterraneo che rappresentano una parte importante dell’area di operazioni dell’Organizzazione, come Grecia, Turchia, la stessa Italia e altre nazioni. Da sempre il ‘fianco Sud’ è considerato strategico per la sicurezza e la stabilità della Nato, poiché comprende importanti rotte di trasporto marittimo, aree di conflitto potenziale e sfide legate alla sicurezza, come il terrorismo e le migrazioni. Tematiche che fanno parte dell’agenda dell’esecutivo guidato da Meloni.

Ucraina, elogio all’Italia

Il faccia a faccia andato in scena ieri tra i due ha evidenziato il profondo impegno dell’Italia nei confronti della sicurezza europea e transatlantica, con particolare attenzione alla situazione in Ucraina. E proprio su questo tema Stoltenberg ha elogiato il ruolo proattivo del governo nel fornire supporto a Kiev, citando specificamente la fornitura del sistema di difesa aerea SAMP/T in collaborazione con la Francia. Oltre alla fornitura di equipaggiamento militare, l’Italia ha firmato un accordo bilaterale sulla sicurezza con l’Ucraina, rafforzando così le difese del paese e contribuendo alla sua industria degli armamenti. Questa partnership non si limita alla sfera militare, ma si estende anche alla lotta contro le minacce ibride e al sostegno dello sviluppo economico e sociale dell’Ucraina.

Alleanza sempre più forte

Stoltenberg, che ha confermato lo status di partner affidabile e influente dell’Italia all’interno dell’Alleanza atlantica, ha sottolineato il contributo significativo del Paese alle operazioni dell’Organizzazione in diversi teatri, tra cui il suo ruolo di leadership nel gruppo tattico della Nato in Bulgaria. L’Italia partecipa anche attivamente alle operazioni di sicurezza in Ungheria, Lettonia e nei paesi baltici attraverso il Baltic Air Policing e le operazioni marittime. Il Segretario generale ha anche ricordato gli sforzi del Paese al di là dell’Europa, con il coinvolgimento costante nella missione di mantenimento della pace ‘KFOR’ in Kosovo e nella missione di formazione della Nato in Iraq. Infine Stoltenberg ha elogiato il ruolo chiave dell’Italia nello sviluppo dell’approccio della Nato verso il suo vicinato meridionale. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza strategica dell’Italia nel contesto geopolitico attuale e conferma il suo status di partner affidabile e influente all’interno dell’Alleanza Atlantica.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Le vignette di Alex

Alex Di Gregorio

In Ucraina investimenti al minimo storico a causa della guerra

Emanuela Antonacci

Nato, fondo di 100 mld per Kyiv. Mosca arruola 300 mila soldati

Antonio Gesualdi

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.