sabato, 18 Maggio, 2024
Ambiente

Autorità del fiume Po: nessuna criticità nei prossimi mesi. Lontani dal 2023

Pronto il Piano speciale preliminare post alluvione

Il cambiamento climatico, almeno in Italia, sembra già finito. “Grazie alle abbondanti piogge e la neve accumulata sulle Alpi la prossima stagione estiva non presenterà problemi di siccità per il bacino del Po.” È quanto sottolinea l’Autorità distrettuale del Fiume Po. Negli ultimi giorni sono state registrate nuove piogge e nuove nevicate sui rilievi alpini del Distretto, che – sottolinea l’Autorità – segnano un netto cambiamento rispetto a quanto accadeva appena ad aprile 2023 quando è stato registrato il minimo storico in termini di disponibilità idrica a scala distrettuale, a cui seguirono, nel mese di maggio, gli eventi alluvionali in Emilia-Romagna. “Considerata l’attuale disponibilità di risorsa idrica a scala distrettuale e le più aggiornate previsioni stagionali non si intravedono criticità particolari per il soddisfacimento dei diversi fabbisogni (irriguo, industriale, produttivo e civile) nei prossimi mesi”, precisa l’autorità in una nota, “la stagione in corso procede ben oltre le più rosee aspettative in termini di disponibilità idrica; le abbondanti e ripetute precipitazioni registrate nei mesi di marzo e aprile hanno favorito un’importate ripresa dei deflussi in tutti i corsi d’acqua del Distretto e il riempimento di tutti i principali invasi, Grandi Laghi compresi”.

Acqua immagazzinata

Inoltre l’Autorità del più grande fiume italiano rivela: “le precipitazioni che sulle Alpi sono risultate quasi sempre nevose a quote medio-alte hanno consentito il raggiungimento di valori record, per il periodo, del manto nevoso. Il volume di acqua immagazzinata sotto forma di neve è prossimo a 5 miliardi di metri cubi, valore superiore ai riferimenti tipici del periodo”.”Dall’elaborazione degli ultimi dati meteorologici e idrologici disponibili emerge che le sezioni del fiume Po di Cremona, Boretto, Borgoforte e Pontelagoscuro risultano essere in condizioni idrologiche di ‘umidità severa’, mentre quella ubicata più a monte tra quelle di riferimento, ovvero Piacenza, presenta una condizione idrologica di ‘umidità moderata’. A partire da inizio aprile, ovvero quando si è verificato un notevole incremento dei valori di portata che, alla sezione di Pontelagoscuro, ha determinato un picco di poco inferiore ai 5000 m3s-1, i deflussi in tutte le principali sezioni considerate sono stati caratterizzati da una graduale riduzione, interrotta da incrementi verificatesi verso la metà e la fine di aprile, pur mantenendosi comunque sempre su valori superiori o tuttalpiù prossimi alla media storica”.

I grandi laghi

Infine per quanto concerne i grandi laghi regolati – sottolinea l’Autorità – sono “caratterizzati da altezze idrometriche prossime o superiori ai valori medi di riferimento e dal raggiungimento di valori anche prossimi al massimo corrispondente per quanto riguarda il Lago d’Iseo. Tutti i laghi erogano deflussi in linea con la media. Le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni, per il territorio del Distretto del Po, presentano precipitazioni sparse e temperature in linea con i valori tipici del periodo”.

Piano speciale

Intanto è pronto il Piano speciale preliminare post-alluvione: più spazio ai fiumi, nuove strategie di intervento e indirizzi normativi per ridurre il rischio e rendere più sicuri corsi d’acqua, versanti e infrastrutture, questi gli obiettivi. Dare più spazio ai fiumi, potenziando il contenimento delle piene a monte, “arretrando” le attuali arginature e rendendole resistenti alla tracimazione. Elaborare e attuare strategie innovative per i fenomeni di dissesto dei versanti, visto l’elevato numero delle frane (oltre 80mila), in gran parte di nuova attivazione in seguito agli eventi dello scorso maggio. Ancora: misure temporanee di salvaguardia per impedire l’aumento del carico urbanistico, escludendo nuove costruzioni nelle aree allagate, o a rischio frana, al di fuori del perimetro urbanizzato, in attesa dell’aggiornamento dei Piani di Bacino. Il Piano speciale preliminare contiene le prime strategie di intervento e gli indirizzi di pianificazione. Sarà aggiornato e completato a giugno 2024 quando vedrà la luce il Piano speciale definitivo che comprenderà anche l’elenco delle opere e degli interventi strutturali e non strutturali

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Partite Iva, mini riforma per diluire i pagamenti e ridurre oneri e obblighi fiscali

Francesco Gentile

Italia-Usa, Tajani: cooperazione per ricerca e biotecnologie

Lorenzo Romeo

Meloni alle opposizioni: “Ho il consenso degli italiani non vi libererete di me”

Stefano Ghionni

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.