venerdì, 17 Maggio, 2024
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Se la sicurezza va a scuola

Si chiama Rappresentante degli Studenti per la Sicurezza la figura, per adesso ancora sperimentale, che sarà formata in Sicilia, attraverso un progetto, il primo nel nostro Paese, avviato congiuntamente dalla Direzione Regionale siciliana INAIL e dal locale Ufficio Scolastico regionale.

La formazione riguarderà gli studenti che rivestiranno nelle loro scuole, il ruolo di Rappresentanti per la sicurezza, in linea, pensiamo noi, a quanto è stato stabilito dalla legge 85/2023 che ha previsto, tra l’altro, l’assicurazione obbligatoria INAIL degli studenti delle scuole superiori, 15-18 anni, riconoscendo per questi ultimi, lo status di lavoratori minorenni a tutti gli effetti.

 INAIL e Ufficio scolastico regionale della Sicilia  hanno, infatti, definito lo scorso anno un nuovo protocollo, rinnovato ormai da alcuni anni (2016, 2019, 2024), che li impegna ad operare congiuntamente sui temi della tutela della salute e sicurezza sul lavoro e nella scuola. Il protocollo, concluso il 31 gennaio 2023, prevede la realizzazione del progetto Studenti attivi in sicurezza, si rivolge in particolare agli studenti ed è di fatto il primo esperimento nazionale che coinvolgerà gli allievi degli Istituti superiori destinati a ricoprire il ruolo sperimentale di Rappresentante degli studenti per la sicurezza.

Il progetto, presentato lo scorso 31 gennaio a Palermo, ha in questi giorni preso avvio con la realizzazione dei corsi organizzati da INAIL e Usr e rivolti agli studenti che rivestiranno, nelle loro scuole, il ruolo di Rappresentanti per la sicurezza.

“Si tratta di un’idea molto interessante, ha precisato Carmela Pace, presidente nazionale di UNICEF Italia, che abbiamo apprezzato perché in linea con alcuni obiettivi del nostro Osservatorio per la Prevenzione dei danni da lavoro minorile, istituito nel 2022. Nel corso della presentazione dei due Report abbiamo sempre sottolineato l’importanza della formazione per i minorenni che si avviano nel mondo del lavoro, per noi un momento essenziale in quanto, ha sottolineato Pace, determinante per la prevenzione e per la crescita della cultura della sicurezza”.

Al progetto prendono parte 34 Istituti superiori di Palermo con 70 studenti impegnati nei percorsi formativi che, a seguito di tale percorso, ricopriranno il ruolo sperimentale di Rappresentante degli studenti per la sicurezza (Rss). Sono previste 16 ore di formazione così articolate: Parte generale: Figure della sicurezza sui luoghi di lavoro; Dinamiche relazionali; Contenuti principali del Decreto Legislativo 81/2008; Principi generali della individuazione e valutazione e gestione dei rischi. Parte specifica: Attività svolta dagli Rls e parallelismo con ruolo Rlss; Fattori di rischio tipici dell’ambiente scolastico, misure di prevenzione e protezione; Ruolo dell’informazione, della formazione e dell’addestramento. È prevista, inoltre, una parte laboratoriale con il coinvolgimento dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza dell’INAIL.

Con la figura del Rlss si punta al coinvolgimento degli studenti, non più chiamati solo ad acquisire nozioni utili per il futuro ma ad esercitare un ruolo attivo con riferimento ai problemi di salute e sicurezza che attualmente  affliggono le scuole. Problemi che, come sappiamo, sono presenti su tutto il territorio  nazionale (considerato anche  il carattere storico di buona parte del patrimonio edilizio scolastico del nostro Paese).

“Obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare gli studenti degli istituti scolastici superiori alle tematiche della salute e sicurezza a scuola, scrive INAIL di Palermo, nell’ottica di una collaborazione consapevole e partecipata volta a sviluppare nei ragazzi la capacità di intercettare e valutare le situazioni di rischio per segnalarle. […] Gli studenti coinvolti nel progetto diventeranno un valido e innovativo punto di raccordo tra le istanze degli studenti e le figure previste dalla normativa preposte alla gestione del sistema della sicurezza, acquisendo così anche un bagaglio culturale utile nel loro futuro lavorativo. […] “

“L’intento finale del progetto è di sviluppare nei ragazzi la capacità di intercettare e valutare le situazioni di rischio per segnalarle” ha detto invece Giuseppe Pierro direttore dell’Usr della Sicilia”.

Secondo l’Osservatorio Malattie Occupazionali e Ambientali dell’Università degli Studi di Salerno,  l’addestramento, oltre alla formazione e all’informazione, è fondamentale nella scuola.  Il D.lgs 81/08 definisce l’addestramento come il “complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro” (art.2 comma 1 lett.cc). L’art. 37 comma 5 del D.lgs 81/08 prevede inoltre che “l’addestramento viene effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro”.

Le novità sull’addestramento nella legge 215/21 sono  all’interno dell’art. 37 comma 5, dove si sottolinea che esso “……. consiste nella prova pratica, per l’uso corretto e in sicurezza di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale; l’addestramento consiste, inoltre, nell’esercitazione applicata, per le procedure di lavoro in sicurezza. Gli interventi di addestramento effettuati devono essere tracciati in apposito registro anche informatizzato”.

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