lunedì, 6 Maggio, 2024
Attualità

“Proibire la maternità surrogata a livello universale”

Santa Sede. Pubblicato il documento ‘Dignitas infinita’

Proibire la maternità surrogata a livello universale. Rispetto per gli omosessuali, ma tenendo presente che la teoria del gender è “pericolosissima” secondo Papa Francesco. Sono solo alcuni dei concetti contenuti nella Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede ‘Dignitas infinita circa la dignità umana’ pubblicata ieri dalla Santa Sede e che raccoglie in pratica i pronunciamenti dei vari pontefici e del magistero della Chiesa cattolica su alcuni temi sui quali il Vaticano ha deciso di prendere una posizione netta. Un lavoro, questo, che ha richiesto cinque anni di lavoro. Nel mirino, anche l’aborto e l’eutanasia che portano a “gravi violazioni della dignità umana”, così come anche la guerra, la povertà, gli abusi sui migranti e sulle donne.

Dunque, la Chiesa si conferma apertamente contro la maternità surrogata (la pratica che vede una madre portare a termine una gravidanza per conto di altri) attraverso la quale il bambino, “immensamente degno, diventa un mero oggetto”. A questo proposito, le parole del Santo Padre sono di una chiarezza unica: “Ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto. Auspico, pertanto, un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica”. Una pratica, per il Documento, con la quale, la donna si distacca del figlio che cresce in lei e diventa un semplice mezzo asservito al guadagno o al desiderio arbitrario di altri.

Teoria del gender

La Santa Sede prende anche una posizione netta sulla teoria del gender, non prima comunque di ribadire che ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione: “Purtroppo”, le parole del Pontefice, “i tentativi compiuti negli ultimi decenni di introdurre nuovi diritti, non pienamente consistenti rispetto a quelli originalmente definiti e non sempre accettabili, hanno dato adito a colonizzazioni ideologiche, tra le quali ha un ruolo centrale la teoria del gender, che è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali”. Un secondo rilievo a riguardo, per la Dichiarazione, è che la teoria del gendervuole negare la più grande possibile tra le differenze esistenti tra gli esseri viventi: quella sessuale. Questa differenza fondante è non solo la più grande immaginabile, ma è anche la più bella e la più potente: essa raggiunge, nella coppia uomo-donna, la più ammirevole delle reciprocità ed è così la fonte di quel miracolo che mai smette di sorprenderci che è l’arrivo di nuovi esseri al mondo.

No all’aborto volontario

Giudizio negativo anche sull’aborto. Il Documento, a firma del Prefetto del Dicastero per la Dottrina della fede (Cardinale VíctorManuel Fernández) e dal Segretario per la Sezione Dottrinale(Monsignore Armando Matteo) e sottoposto all’approvazione di Bertoglio, ricorda che la dignità di ogni essere umano ha un carattere intrinseco e vale dal momento del suo concepimento fino alla sua morte naturale. Sulla base di questo valore intangibile della vita umana, il magistero ecclesiale si è sempre pronunciato contro l’interruzione di gravidanza volontaria. Al riguardo scrive San Giovanni Paolo II: “Fra tutti i delitti che l’uomo può compiere contro la vita, l’aborto procurato presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente grave e deprecabile: è l’uccisione deliberata e diretta, comunque venga attuata, di un essere umano nella fase iniziale della sua esistenza, compresa tra il concepimento e la nascita”.

Eutanasia

Sul tema dell’Eutanasia, il Documento spiega che la vita umana, anche nella condizione dolente, è portatrice di una dignità che va sempre rispettata, che non può essere perduta e il cui rispetto rimane incondizionato: “Non esistono infatti condizioni mancando le quali la vita umana smette di essere degnamente tale e perciò può essere soppressa. La vita ha la medesima dignità e lo stesso valore per ciascuno: il rispetto della vita dell’altro è lo stesso che si deve verso la propria esistenza”.

La guerra

Non poteva mancare ovviamente su un’altra tragedia che nega la dignità umana: la guerra che attacca la dignità umana a breve e a lungo termine: “Pur riaffermando il diritto inalienabile alla legittima difesa, nonché la responsabilità di proteggere coloro la cui esistenza è minacciata, dobbiamo ammettere che la guerra è sempre una sconfitta dell’umanità”.

La povertà

Un altro dei fenomeni che contribuisce considerevolmente a negare la dignità di tanti esseri umani secondo il Documento è la povertà estrema, legata all’ineguale distribuzione della ricchezza. Come già sottolineato da San Giovanni Paolo II, “una delle più grandi ingiustizie del mondo contemporaneo consiste proprio in questo: che sono relativamente pochi quelli che possiedono molto, e molti quelli che non possiedono quasi nulla. È l’ingiustizia della cattiva distribuzione dei beni e dei servizi destinati originariamente a tutti”.

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