sabato, 27 Aprile, 2024
Regioni

Caso Bari. Meloni: “Vergognose accuse a Piantedosi”

Accordi con Molise e Basilicata. “Ridurre i divari territoriali Nord-Sud"

Al Molise 450 milioni, quasi il doppio alla Basilicata (954, di cui 83 già anticipati nel 2021). Una giornata di grandi impegni quella di ieri per il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha firmato due accordi di sviluppo e coesione con le due Regioni. Il primo, in mattinata, a Campobasso. Il secondo, nel pomeriggio, a Potenza. In entrambi i casi, l’obiettivo del governo è quello di fornire fondi necessari a quei territori “dalle grandi potenzialità affinché possano competere ad armi pari avendo la possibilità di liberare le loro tante risorse e opportunità”.

Il primo appuntamento ha visto il Premier ospite del Governatore del Molise Francesco Roberti, al Teatro Savoia, per un importante impegno per il futuro della regione: 450 i milioni di euro destinati a favore di infrastrutture, tessuto produttivo, aziende, turismo e conservazione dei beni culturali, “campi che non vengono adeguatamente valorizzati in un posto come questo”, le parole del Premier. Il programma di investimento toccherà diverse aree cruciali per lo sviluppo sostenibile del Molise, compresa la produzione di energia, l’istruzione, l’innovazione e la valorizzazione delle tradizioni locali. Il Primo Ministro ha sottolineato il rilievo di questo accordo, definendolo “molto importante su materie strategiche”.

Basta sprechi

Secondo Meloni l’obiettivo principale di questo imponente investimento è quello di promuovere uno sviluppo equilibrato su tutto il territorio regionale del Molise: “Questi fondi sono risorse estremamente preziose. Da quando siamo al governo abbiamo fatto un approfondimento sulla vecchia programmazione e ci siamo resi conto che, soprattutto nei territori più difficili, buona parte di quelle risorse non venivano spense. Sulla vecchia programmazione 2014-20 su 126 miliardi ne erano stati spesi 47. Non possiamo permetterci che risorse così importanti vengono disperse, quindi abbiamo corretto le storture del vecchio modello”.

Fondamentale, per il Presidente del Consiglio, lavorare per combattere il divario tra Nord e Sud: “Ci sono due modi per contrastarlo”, le sue parole, “ossia il reddito di cittadinanza e le infrastrutture di cittadinanza. Prima c’era chi puntava sul rdc, noi piuttosto crediamo nelle infrastrutture di cittadinanza. Il rdc era la risposta di chi diceva io non posso risolvere il tuo problema, quello che posso fare è mantenerti nella marginalità. La risposta che invece diamo noi investendo in infrastrutture di cittadinanza è dire a queste persone che il territorio dove vivono non è spacciato, noi investiamo in quel territorio affinché generi valore. L’altra priorità è il sostegno al tessuto produttivo, con 80 milioni di cui 15 destinati al settore turistico, che qui ancora non ha espresso tutte le potenzialità che ci sono”.

In generale il Sud, per Meloni, ha grandi prospettive di crescita partendo dal tema che l’Europa oggi ha un grande problema di approvvigionamento energetico: “Con la transizione verde si guarda alle forme di energia pulita: il Mezzogiorno è potenzialmente un enorme produttore di energia green” e dunque con i giusti investimenti sulle grandi infrastrutture strategiche sulla produzione di energia pulita, si può costruire un pezzo di strategia per l’Italia che va oltre l’oggi”.

Crescita economica

Dopo il passaggio in Molise, il Premier si è dunque spostato all’Università della Basilicata di Potenza, accolto dal Governatore Vito Bardi, per la firma sull’accordo per lo sviluppo e la coesione, anche questo con l’obiettivo di promuovere l’occupazione, il sostegno alle imprese, il diritto allo studio e il settore sanitario: “È uno dei tanti accordi che stiamo siglando per portare investimenti”. Di certo il bonifico di di 817 milioni di euro rappresenta un impegno significativo da parte del governo nei confronti della Basilicata: “È il risultato di un grande lavoro che abbiamo fatto”, ha continuato il Premier, rimarcando l’impegno profuso per garantire che i fondi di sviluppo siano efficacemente utilizzati per promuovere la crescita economica e migliorare la qualità della vita dei cittadini basilicatesi.

Tra Europee e Piantedosi

Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta all’interno del Teatro Savoia, Meloni ha poi affrontato due temi particolarmente caldi: la sua candidatura alle prossime elezioni Europee e le polemiche sul Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sul ‘caso Bari’. Se nel primo caso è stata piuttosto lapidaria (“deciderà alla fine”), nel secondo ha espresso più considerazioni. Tutto nasce dalla decisione del Viminale di inviare nel capoluogo pugliese una Commissione per esaminare le presunte infiltrazioni mafiose all’interno dell’amministrazione comunale. Un provvedimento che ha visto le opposizioni contestare duramente il governo, facendo quadrato sul Sindaco Antonio Decaro. Le accuse rivolte a Piantedosi sono state definite “francamente vergognose” dal Presidente del Consiglio che ha sottolineato la correttezza dell’operato del Ministro. “L’accesso ispettivo disposto dal Ministero dell’Interno non è pregiudizialmente finalizzato allo scioglimento: è una verifica che va fatta, la stessa misura sarebbe stata utilizzata nei confronti di qualsiasi altro comune”. Ha quindiescluso ogni “utilizzo politico” e “forzatura” da parte dell’esecutivo.

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