Un’importante iniziativa europea, con radici a Messina, si propone di sensibilizzare sul fenomeno dei dolori addominali funzionali che colpiscono fino al 30% dei bambini tra i 4 e i 12 anni. Sono dolori, spesso trascurati o non identificati, che sono associati al contesto familiare e scolastico, nonché a disturbi psicologici come ansia, fobie e stili di vita non adeguati, come sovrappeso, alimentazione scorretta e stress. Il progetto, avviato congiuntamente dalla Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica e il Centro di gastroenterologia pediatrica di Messina, si propone di affrontare questa problematica diffusa che comporta non solo un disagio per i bambini, ma anche un costo significativo per il sistema sanitario e le famiglie.
Claudio Romano, Presidente della Società Italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica, sottolinea l’importanza di individuare e affrontare tempestivamente queste condizioni per evitare dispersione di energie e costi sanitari. Attualmente, molti bambini affetti da dolore addominale funzionale subiscono numerosi trattamenti e indagini mediche senza ottenere risultati, trascurando un approccio bio-psicosociale che tiene conto degli aspetti comportamentali e dello stile di vita.
I costi
Un bambino affetto da questo tipo di dolore può costare fino a 5-7 mila euro all’anno, tra spese dirette e indirette, tra cui visite, esami, farmaci, giorni persi a scuola e giorni di lavoro persi dai genitori. La mancanza di tempo a disposizione dei pediatri per affrontare queste situazioni è un ulteriore ostacolo. Il progetto europeo mira a creare consapevolezza e comprensione del fenomeno tra operatori sanitari, genitori e responsabili delle politiche giovanili, coinvolgendo medici e scuole in incontri informativi e diffondendo una cultura dell’ascolto e della presa in carico dei bambini. Il Centro di gastroenterologia pediatrica di Messina, riconosciuto come struttura di riferimento nel Sud Italia e tra i primi tre centri in Italia per volume di attività nell’ambito della gastroenterologia e nutrizione pediatrica, coordinerà il progetto a livello nazionale e integrerà i risultati raggiunti nel nostro Paese con quelli a livello europeo.
Romano conclude evidenziando l’importanza di questo impegno che posiziona l’Università di Messina e il Policlinico al centro dell’Europa, annunciando un importante evento che si svolgerà a Messina entro la fine dell’anno, in collaborazione con la Società italiana di pediatria e il Ministero della Salute, coinvolgendo referenti da tutte le nazioni europee.