giovedì, 2 Maggio, 2024
Attualità

Il Papa: “Tanti giovani muoiono in guerra, è una pazzia”

Il 13 marzo del 2013 l'elezione al Soglio pontificio

A 11 anni esatti dalla sua elezione a Vescovo di Roma (era il 13 marzo 2013 quando successe a Benedetto XVI), il Papa nell’udienza generale del mercoledì è tornato a parlare del dramma delle guerre nel corso della sua catechesi (letta da padre Pierluigi Giroli della Segreteria di Stato poiché raffreddato): “Oggi”, ha detto, “mi hanno portato il Rosario e il Vangelo di un giovane soldato che è morto al fronte. Lui pregava con questi. Tanti giovani vanno a morire. Preghiamo il Signore perché ci dia la grazia di vincere questa pazzia della guerra che resta sempre una sconfitta”.

Coltivare le virtù

Nel corso dell’udienza Francesco ha offerto una riflessione introduttiva sulle virtù, culminando in un appello a coltivare il bene e a riscoprirle come parte essenziale della nostra umanità. Il Pontefice ha esortato i presenti a “rivolgere lo sguardo” verso ciò che contrasta l’esperienza del male, sottolineando che nonostante il cuore umano sia suscettibile alle cattive passioni e alle tentazioni, è anche in grado di opporsi a esse, ricordando che l’essere umano è intrinsecamente orientato al bene e può esercitarsi nell’arte delle virtù per rendere stabili e salde le disposizioni interiori. Riprendendo concetti filosofici antichi, il Santo Padre ha richiamato i concetti di “virtus” dei romani e “areté” dei greci, evidenziando che essere virtuosi implica forza, coraggio, disciplina ed elevazione. Ha chiarito che gli individui virtuosi non sono eccezioni, ma coloro che realizzano pienamente la propria vocazione umana. Il Papa ha quindi sottolineato che oggi, in un mondo dove giustizia, rispetto reciproco, benevolenza e speranza sono considerati rare anomalie, è cruciale praticare e valorizzare le virtù, ricordando che siamo stati creati a immagine di Dio.

Gli auguri della Cei

In occasione dell’undicesimo anniversario della elezione al Soglio pontificio di Francesco, la presidenza della Conferenza episcopale italiana ha inviato un messaggio di auguri al Santo Padre, offrendo una rilettura dei suoi undici anni di pontificato attraverso undici parole chiave: buonasera, gioia, Vangelo, misericordia, amore, famiglia, giovani, fratellanza, Creato, riforma, Chiesa. Il tutto esprime affetto e gratitudine per il dono rappresentato dal pontificato del Papa e ribadisce l’impegno delle Chiese in Italia nell’annunciare il Vangelo nella storia contemporanea. La Cei ha sottolineato che il regalo più bello che possono donare al Papa è la gioia del Vangelo, incarnata nell’esortazione apostolica ‘Evangelii Gaudium’. La Conferenza ha concluso il messaggio rinnovando la propria disponibilità e assicurando le preghiere delle Chiese in Italia al Santo Padre, augurandogli un felice anniversario e manifestando il desiderio di continuare a collaborare con lui nel servizio alla Chiesa e al mondo.

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