sabato, 20 Aprile, 2024
Attualità

Come è strana la vita

Pensate allo scenario politico di fine gennaio. In Campania erano in previsione le elezioni regionali da celebrarsi in primavera, dopo Pasqua, e i partiti si azzuffavano per scegliere i loro candidati. Il centrodestra sciorinava tante anime, alcune schierate con l’indicazione di Berlusconi favorevole a Caldoro, altre in opposizione, con la Lega pronta ad inserirsi nella partita per tentare di imporre un suo candidato.

A sinistra acque ancora più agitate. De Luca autocandidato, ma fortemente contestato dai 5 Stelle, con i quali ha litigato sistematicamente per cinque anni, che gli opponevano la candidatura forte del ministro per l’Ambiente Costa. E il partito, il suo, diviso, con quello regionale schierato al suo fianco a con Zingaretti a Roma pronto a fare l’accordo con i pentastellati. Morale: i sondaggi davano a chiunque si fosse presentato come candidato del centrodestra dieci punti di vantaggio su De Luca, il candidato dei 5 Stelle completamente fuori dai giochi e De Magistris non pervenuto.

A solo due mesi di distanza, anche in mancanza di sondaggi, che in questo momento sarebbero fuori luogo, la scena è completamente cambiata: se si votasse oggi De Luca vincerebbe  a mani basse contro chiunque. La sua popolarità è a mille.

La tragica vicenda dell’epidemia di coronavirus lo ha lanciato sulla grande platea nazionale, più di quanto non lo avessero già fatto, ma sostanzialmente in negativo, le macchiettistiche imitazioni di Crozza.

Contrapposto ad un governo centrale incerto, tentennante, fumoso, ondivago, il governatore della Campania ha mostrato sin dal primo momento il piglio autoritario del decisionista che sa quel che vuole. E lo ha fatto ricorrendo ai quei suoi modi spicci e plateali che hanno fatto il giro del web e gli hanno assicurato una visibilità, in positivo, straordinaria. È sembrato, sin dal primo momento, come l’unico che sapesse esattamente cosa fare.

Oggi è De Luca superstar. E vedrete che quando tutto sarà finito e la politica riprenderà a macinare confronti, polemiche, elezioni, congressi, De Luca non sarà più confinato al ruolo, pur prestigioso di governatore di una Regione, ma potrà aspirare, grazie ai bonus raggranellati in questi giorni di passione, ad un ruolo di maggior spessore nazionale. Insomma a qualcosa di più a livello nazionale, magari anche all’interno del partito, oggi retto dall’incolore Zingaretti.

Del resto che si tratti di un personaggio in grado non solo di decidere, ma di dominare la scena, al contrario dell’impacciato primo ministro Conte, lo dimostra anche l’imprimatur che ha ricevuto da un “mostro sacro” della scena, Carlo Verdone, che intervistato dal “Fatto quotidiano” ha avuto parole di vivo apprezzamento per lui.

“Vincenzo De Luca è il più grande attore italiano, ha tempi di recitazione meravigliosi”. Nel corso del dialogo con il giornalista, ha dichiarato che l’unico capace di farlo ridere, quando è solo, è il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. I meme che girano ultimamente tramite i social network sono davvero innumerevoli ed hanno amplificato la sua popolarità.

L’intervista a Verdone prosegue:  “De Luca è il più grande attore italiano, ha dei tempi di recitazione meravigliosi, in certi momenti supera i De Filippo. In questi giorni, mentre ovviamente ero solo a casa, ho tentato di rifare un suo discorso e con i suoi tempi. Mi ci sono impegnato e per più di mezz’ora, non ci sono riuscito! Vorrei da parte sua maggiori appelli. Lui è la commedia italiana di alto livello. E mi piacerebbe averlo come attore su un set. È spiritoso, accetterà”.

Ma come ben si capisce l’apprezzamento non è solo per il presunto De Luca attore, anche comico. Verdone, che se ne intende, ha voluto far capire che De Luca è soprattutto un maestro della comunicazione. Che come oggi tutti sanno è il sale e il trampolino di lancio della politica. Berlusconi, Renzi, Salvini e Grillo docent.

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