Il mondo del golf è stato scosso venerdì quando Tiger Woods ha annunciato il suo ritiro dal torneo Genesis Invitational di Los Angeles a causa di sintomi influenzali che lo hanno colpito durante il secondo round del torneo. Il quarantottenne campione è stato accompagnato fuori dal campo da un funzionario intorno alle 13.30 ora locale di venerdì e successivamente è stato curato all’interno della clubhouse del Riviera Country Club per “potenziale disidratazione e vertigini legate alla sua malattia” tramite una sacca per flebo. Sebbene il PGA Tour avesse notato spasmi alla schiena all’inizio della giornata, Woods ha confermato sabato di essersi ritirato dal torneo a causa di una diagnosi di influenza. In una dichiarazione pubblicata su Twitter, ha affermato: “Desidero confermare che ho dovuto ritirarmi da @thegenesisinv a causa di una malattia, che ora sappiamo essere influenza. Mi sto riposando e mi sento meglio. Auguro buona fortuna ai giocatori questo fine settimana. Sono deluso di non poter essere lì e desidero ringraziare @GenesisUSA e tutti i fan per il loro sostegno”.
Battuta d’arresto
Questo episodio rappresenta un’altra battuta d’arresto nella carriera di Woods, che ha affrontato una serie di infortuni e problemi di salute negli ultimi anni. Dopo aver abbandonato il Masters del 2023 a causa della fascite plantare, ha fatto la sua prima apparizione ufficiale nel PGA Tour dal suo ritiro nel dicembre 2023, classificandosi 18° all’Hero World Challenge. Tuttavia, il suo cammino verso il ritorno al vertice del golf è stato complicato dall’intervento chirurgico per l’artrite post-traumatica, correlata a un precedente infortunio derivante dal suo incidente stradale del 2021. Da allora, Woods ha partecipato a nove eventi di golf ufficiali dal 2019, mancando il taglio due volte e ritirandosi tre volte.
