sabato, 27 Aprile, 2024
Politica

Premierato, c’è l’accordo nella maggioranza

La Premier: “Ora norma più chiara, stop agli inciuci”

“Sono molto contenta che lavorando si sia trovata una formulazione della norma che è più chiara rispetto alla precedente e che ribadisce un fatto semplice: sono gli italiani che devono scegliere da chi farsi governare, serve stabilità dei governi, basta con gli inciuci, il trasformismo, i governi tecnici, la democrazia si esercita se risponde alla volontà dei cittadini”. Direttamente da Tokyo il Primo Ministro Giorgia Meloni ha così commentato la quadra che il Centrodestra ha trovato in merito alle modifiche al Disegno di legge costituzionale ‘Casellati’ riguardante l’elezione diretta del Presidente del Consiglio: 4 le proposte di emendamento inviate ieri alla Commissione Affari Costituzionali al Senato da parte del governo e non dai capigruppo di maggioranza come inizialmente previsto, con il chiaro obiettivo di mandare all’opposizione un messaggio di unità sul tema del premierato.

Articolo 4

Andando nello specifico, l’oramai famoso emendamento anti-ribaltone proposto dall’esecutivo apporta modifiche sostanziali all’articolo 4 del ddl. Una delle disposizioni chiave prevede che “in caso di revoca della fiducia al Presidente del Consiglio eletto, mediante mozione motivata, il Presidente della Repubblica scioglie le Camere”. Ciò rafforza i poteri del Primo Ministro eletto, limitando i casi in cui è possibile ricorrere alla cosiddetta ‘staffetta’ con il secondo premier. Il testo specifica inoltre che in caso di dimissioni volontarie del Premier eletto, previa informativa parlamentare, questi può proporre, entro sette giorni, lo scioglimento delle Camere al Presidente della Repubblica, che lo dispone. In situazioni di morte, impedimento permanente, decadenza, il Capo dello Stato può conferire, per una sola volta nel corso della legislatura, l’incarico di formare il governo al Primo Ministro dimissionario o a un altro parlamentare eletto in collegamento con il Presidente del Consiglio.

Una delle principali novità rispetto al testo precedente è che il premier eletto può richiedere lo scioglimento delle Camere non solo in caso di mozione motivata di sfiducia, ma anche quando manchino i numeri sulla questione di fiducia posta dal governo su un singolo provvedimento.

Le opposizioni

La giornata di ieri è stata scandita chiaramente anche dalla presentazione al Senato degli emendamenti da parte delle opposizioni: il Partito Democratico ne ha presentati circa 800 (in maggioranza soppressivi e ostruzionisti), Azione 8 (proposto tra le altre cose il cosiddetto Cancellierato, così come d’altra parte lo stesso Pd), Avs oltre 1.000 (“Il premierato all’italiana di Meloni e soci è una proposta inemendabile, un testo sbagliato non si può modificare o migliorare, ma solo bocciare” il parere del Capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro), il Movimento 5 Stelle ha concentrato i suoi sforzi su 12 emendamenti mirati.

Italia Viva ha depositato 16 proposte e gli elementi riguardano il principio del ‘Simul simul’, con la cancellazione della norma anti-ribaltone e del pasticcio del ‘secondo premier’. L’abolizione del bicameralismo paritario e l’istituzione del Senato delle autonomie, con la riscrittura dell’articolo 55 della Costituzione. La possibilità data al premier di nominare e revocare i ministri. E il limite dei due mandati per il presidente del consiglio eletto direttamente dai cittadini”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Von der Leyen: “La minaccia di una guerra non è impossibile. Prepariamoci”

Stefano Ghionni

Adunata nazionale Alpini, ipotesi di Giorgia Meloni “Leva volontaria”

Leonzia Gaina

Cosa rischia il Governo sulle politiche sociali

Giuseppe Mazzei

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.