giovedì, 2 Maggio, 2024
Società

Nel mondo 783 milioni di persone soffrono la fame. Acf: “Troppi sprechi”

Il 5 febbraio coincide con la Giornata Nazionale per la Prevenzione dello Spreco Alimentare in Italia, un’occasione cruciale per riflettere sul paradosso che caratterizza l’era attuale: nonostante il cibo in abbondanza nel mondo, 783 milioni di persone soffrono ancora la fame. Questa ingiustizia diventa ancor più inaccettabile considerando che il cibo perso e sprecato globalmente potrebbe nutrire 1,26 miliardi di persone, quasi il doppio di coloro che vanno a letto senza cena ogni giorno.

L’allarme è stato lanciato da ‘Azione contro la fame’, che sottolinea come, nonostante l’abbondanza di risorse alimentari globali, sia necessario rivedere i sistemi produttivi e lavorare verso una distribuzione equa delle risorse. Questa non è solo una problematica lontana; riguarda anche l’Italia. Nel nostro Paese, quasi una persona su dieci vive in povertà e non ha accesso a un’adeguata alimentazione. Parallelamente, si stima che ogni italiano getti nella spazzatura mezzo chilo di cibo a settimana, mettendo in luce la contraddizione tra l’abbondanza di risorse e la crescente precarietà alimentare.

Numeri eloquenti

I numeri sono eloquenti: la fame non è un problema di scarsità di risorse, ma piuttosto di un sistema imperfetto. Simone Garroni, Direttore di Azione contro la fame, commenta che questa non è un’irrimediabile piaga, ma può essere sconfitta agendo sulle sue cause strutturali, tra cui le disuguaglianze nella distribuzione globale delle risorse.

La Giornata Nazionale per la Prevenzione dello Spreco Alimentare diventa un momento significativo per sensibilizzare sull’importanza di una riflessione approfondita sui sistemi alimentari. È un’occasione per considerare la carenza di cibo come il lato oscuro della medaglia, mettendo in luce che creare consapevolezza è il primo passo necessario verso un cambiamento reale. Questo cambiamento deve coinvolgere sia le pratiche individuali che le scelte politiche dei governi.

Solo ripensando in modo radicale ai sistemi alimentari globali e lavorando per una distribuzione equa delle risorse si potrà garantire a ogni individuo il diritto a una vita libera dalla fame. La Giornata Nazionale per la Prevenzione dello Spreco Alimentare diventa quindi un appello a un impegno concreto e collettivo per costruire un futuro in cui nessuno debba soffrire la fame in un mondo di abbondanza.

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