giovedì, 2 Maggio, 2024
Società

Nuovo record storico per gli aeroporti italiani, che nel 2023 hanno visto 197,2 milioni di passeggeri

“Il 2023 si è chiuso con quasi 200 milioni di passeggeri, un record assoluto per gli aeroporti italiani”. A dichiararlo è Carlo Borgomeo, presidente di Assaeroporti, che ha diffuso i dati ufficiali relativi al numero dei passeggeri nell’anno appena concluso, rivelando che il settore ha superato del 2,1% l’anno 2019, lasciandosi pertanto alle spalle gli anni difficili della pandemia, in cui il sistema aeroportuale ha perso almeno ben 280 milioni di passeggeri. Secondo i dati elaborati da Assaeroporti, tra i primi 10 aeroporti italiani per numero di passeggeri nel 2023, si posizionano gli scali di: Roma Fiumicino con 40,5 milioni, Milano Malpensa con 26,1 milioni, Bergamo con 16 milioni, Napoli con 12,4 milioni, Venezia con 11,3 milioni, Catania con 10,7 milioni, Bologna con 10 milioni, Milano Linate con 9,4 milioni, Palermo con 8,1 e Bari con 6,5 milioni.

Più passeggeri e meno aerei

“Se la fase di ripresa post-Covid aveva visto il ruolo centrale del mercato domestico – spiega Assaeroporti – il 2023 segna il pieno recupero del segmento internazionale, la parte più qualificante del traffico aereo, che raggiunge i 128 milioni di passeggeri, lo 0,1% in più sul 2019”. Un leggero divario rispetto ai livelli pre-Covid si riscontra invece per i movimenti aerei, che nel 2023 sono stati inferiori del 2,6% (nel 2019), attestandosi a 1.601.059 unità. “Più passeggeri e meno aerei” sottolinea l’Associazione che, quindi, “viaggiano con un maggior load factor” (dato dal rapporto tra passeggeri trasportati e posti offerti), comportando grandi benefici anche in termini ambientali.

Per area geografica

In un contesto di crescita diffusa, l’analisi per area geografica evidenzia come il 2023 sia stato caratterizzato da una significativa tendenza di recupero del traffico negli aeroporti del Nord e del Centro, rispettivamente, +20% e +33% sull’anno precedente. Gli scali del Sud e delle Isole confermano l’andamento già osservato nel 2022, +10% e +9%, superando anche qui ampiamente i livelli pre-Covid. In leggera flessione, invece, è il traffico cargo influenzato dall’attuale contesto economico e geopolitico. Nel 2023 le merci movimentate sono state 1.086.810 tonnellate, -1,5% sul 2019 e -1,6% rispetto al 2022. Lo scalo di Milano Malpensa, con 665.655 tonnellate, conferma la leadership nazionale, processando il 65% delle merci avio del nostro Paese, seguito dagli scali di Roma Fiumicino (18%), di Venezia (4,2%) e di Bologna (4%).

Necessarie migliori politiche

Il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo, nell’evidenziare il primato per gli aeroporti italiani, ha parlato di “un’importante soglia psicologica raggiunta” che “conferma una straordinaria voglia di volare a riprova della resilienza del nostro comparto, che è in ottima salute e resta strategico per il Paese. Il 2023 però – aggiunge Borgomeo – è stato anche un anno caratterizzato da forti ‘turbolenze’: penso al modo con cui è stata gestita la vicenda del caro voli, all’ennesimo rinvio del dossier ITA – Lufthansa, così come al tema dell’addizionale comunale, sul quale regna una grande confusione. Gli operatori dovrebbero invece poter contare su un quadro di riferimento più stabile, meno estemporaneo. I gestori per essere competitivi hanno la necessità di pianificare per tempo gli investimenti e possono farlo solo con un miglior coordinamento delle politiche.

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