mercoledì, 22 Maggio, 2024
Esteri

Legislatori statunitensi incontrano Lai Ching-te, il Presidente eletto di Taiwan

Il presidente eletto di Taiwan, Lai Ching-te, ha incontrato i leader del Taiwan Caucus della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, il rappresentante repubblicano Mario Diaz-Balart e il rappresentante democratico Ami Bera, in visita a Taipei. Durante l’incontro ha espresso loro il desiderio che gli Stati Uniti continuino a sostenere fermamente Taiwan. Lai, membro del Partito Democratico Progressista al governo di Taiwan e attuale Vicepresidente, assumerà la carica il 20 maggio. Nonostante le rivendicazioni della Cina sul territorio di Taiwan, Lai ha sottolineato l’importanza della democrazia e della libertà come valori condivisi con gli Stati Uniti. Ha inoltre evidenziato la posizione strategica cruciale di Taiwan nella regione, affermando che la stabilità attraverso lo Stretto è fondamentale per la pace e la prosperità regionale e globale.

Lai ha quindi espresso la speranza che gli Stati Uniti continuino a sostenere l’isola, approfondendo la cooperazione, le relazioni bilaterali e lavorando con altri partner democratici per garantire pace e prosperità nella regione. Ha inoltre auspicato il sostegno degli Stati Uniti nel rafforzare le capacità di autodifesa di Taiwan. Per Diaz-Balart “Il sostegno degli Stati Uniti a Taiwan è saldo, concreto e completamente bipartisan – ha affermato Diaz-Balart – Abbiate la certezza che avete il sostegno del Congresso degli Stati Uniti”.

Il governo di Taiwan respinge le pretese di sovranità della Cina, sostenendo che solo il popolo può decidere del proprio futuro. Nonostante l’assenza di legami diplomatici formali, gli Stati Uniti sono il principale sostenitore internazionale e fornitore di armi per Taiwan. La Cina ha ripetutamente avvertito gli Stati Uniti di interrompere il loro sostegno a Taiwan. Questa questione costituisce una costante fonte di irritazione nelle relazioni sino-americane.

La critica agli Usa

Giovedì, la Cina ha criticato gli Stati Uniti per aver causato “problemi e provocazioni” dopo che la Marina americana aveva fatto transitare la sua prima nave da guerra attraverso lo stretto di Taiwan, subito dopo le elezioni presidenziali e parlamentari sull’isola.

“Il comportamento delle navi da guerra e degli aerei statunitensi ha causato problemi e provocazioni alle porte della Cina – ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa cinese, il colonnello Wu Qian, durante un briefing mensile a Pechino – conducendo attività su larga scala e ad alta frequenza nelle acque e nello spazio aereo intorno alla Cina”.

La Marina americana ha affermato che il cacciatorpediniere USS John Finn ha attraversato un corridoio nello stretto di Taiwan che si trova “oltre il mare territoriale di qualsiasi stato costiero”. Wu ha sostenuto che la risposta della Cina nel respingere la nave è stata “giustificata, ragionevole, professionale e sobria”.

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