giovedì, 2 Maggio, 2024
Esteri

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu condanna gli attacchi Houthi nel Mar Rosso

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato su una risoluzione che condanna gli attacchi perpetuati dai ribelli Houthi nello Yemen contro le navi mercantili nella zona del Mar Rosso. La risoluzione, proposta dagli Stati Uniti, chiede l’immediata cessazione di tali attacchi, sottolineando che almeno due dozzine di attacchi hanno danneggiato il commercio globale e minato la pace e la sicurezza regionali.

Gli Houthi, sostenuti dall’Iran, sono coinvolti in una guerra civile con il governo riconosciuto a livello internazionale dello Yemen dal 2014. La risoluzione dell’ONU condanna gli attacchi come un ostacolo al libero movimento delle navi, violando i diritti e le libertà di navigazione.

Il progetto di risoluzione è stato presentato dagli Stati Uniti, sottolineando l’importanza di fermare le azioni degli Houthi che minacciano la stabilità regionale. Gli attacchi sono stati lanciati in risposta alla devastante offensiva aerea e terrestre di Israele nella Striscia di Gaza, secondo quanto dichiarato dagli Houthi. La risoluzione richiede inoltre il rilascio immediato della nave mercantile Galaxy Leader, gestita dai giapponesi e legata a una compagnia israeliana, sequestrata insieme al suo equipaggio il 19 novembre.

Missili e droni

Prima del voto delle Nazioni Unite, Stati Uniti e Regno Unito avevano già abbattuto una massiccia raffica di missili e droni lanciati dagli Houthi nel Mar Rosso, segnando il più grande attacco mai compiuto dai militanti ribelli. Nel contesto del Medio Oriente, il Segretario di Stato USA, Antony Blinken, ha avuto un incontro con il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, nella Cisgiordania occupata. Gli Stati Uniti stanno spingendo Israele a ridurre le sofferenze dei civili e ad abbracciare un piano per Gaza nel dopoguerra. Il tour diplomatico di Blinken nella regione si è concentrato anche sulla prevenzione di un conflitto regionale più ampio, specialmente mentre le tensioni aumentano sul confine settentrionale di Israele con il Libano, dopo una serie di attacchi contro i comandanti del gruppo militante Hezbollah.

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