mercoledì, 1 Maggio, 2024
Ambiente

Amazzonia: in un anno il tasso di deforestazione è calato del 22,3%

ll tasso di deforestazione della foresta amazzonica brasiliana è calato del 22,3% annuo nel periodo compreso da agosto del 2022 fino a luglio del 2023. Si tratta di dati ufficiali dell’Istituto brasiliano di ricerche spaziali (Inpe), che attraverso le immagini satellitari ha rilevato una diminuzione di 9.001 chilometri quadrati della superficie forestale. Dai dati dell’Inpe risulta che l’inversione della curva di deforestazione si registra a partire da gennaio 2023, in coincidenza con l’insediamento del presidente Luiz Inacio Lula da Silva. Nel periodo da agosto a dicembre invece, ancora sotto il precedente governo dell’ex presidente Jair Bolsonario, il tasso segna un incremento del 54% da agosto. Il ministero dell’Ambiente sottolinea che da gennaio a luglio si registra inoltre un incremento del 104% delle denunce di infrazioni contro la flora dell’Amazzonia, accompagnato da un incremento dei sequestri (+61%), degli embarghi (+31%) e della distruzione di attrezzature (+41%) dei minatori clandestini (garimpeiros).

La caccia a Bruno Heller

La giustizia brasiliana ha dato il via a una nuova operazione di polizia contro l’imprenditore Bruno Heller, considerato il “più grande devastatore” dell’Amazzonia. Almeno 80 agenti della Polizia Federale hanno eseguito oggi 11 mandati di perquisizione e sequestro negli stati amazzonici del Pará e del Mato Grosso con l’obiettivo di “smantellare” l’organizzazione di Heller ritenuta responsabile dell’appropriazione illegale di almeno 22.000 ettari di selva poi disboscata per permettere l’allevamento di bestiame. In questa seconda operazione la giustizia ha ordinato il sequestro di nove proprietà, 21 milioni di euro e il blocco dei conti bancari appartenenti a Heller e ai dipendenti delle sue società. Ad agosto, nel corso dell’operazione “Retomada I”, Heller era stato arrestato e trovato in possesso di lingotti d’oro e armi in una fattoria di Novo Progresso, nell’entroterra del Pará. In quell’occasione vennero sequestrati anche diversi veicoli di lusso, 10.000 capi di bestiame, 20 proprietà e 11 aziende agricole.

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