sabato, 27 Aprile, 2024
Agroalimentare

Mattarella: “Per le elezioni europee, lucidità di giudizio e lungimiranza”

Il Capo dello Stato all’Assemblea di Confagricoltura: “Un settore fondamentale per la crescita”

“Il 2024 sarà caratterizzato da un grande esercizio di democrazia: il popolo europeo sarà chiamato a eleggere il Parlamento d’Europa, massimo organismo rappresentativo delle volontà dei cittadini del continente”. E per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto ieri all’Assemblea nazionale di Confagricoltura, “occorreranno lucidità di giudizio e consapevole lungimiranza per essere all’altezza delle sfide che ci riguardano. Le strutture dell’Unione hanno bisogno di essere rafforzate in numerosi ambiti, dalla difesa all’agricoltura, così come occorre non ignorare gli altri fori internazionali, dalle Nazioni Unite al G7 – che l’Italia presiederà nell’anno che sta per aprirsi – dove si pongono questioni di grande rilievo”. Dunque, il Capo dello Stato ha voluto sottolineare l’importanza del 2024, un anno in cui la democrazia europea sarà messa alla prova, dove la partecipazione attiva dei cittadini sarà essenziale per garantire che il nuovo Parlamento d’Europa rifletta le aspirazioni e i valori del popolo del vecchio continente, preparando il terreno per un futuro più promettente e coeso per l’Ue.

Il Presidente nel corso del suo intervento ha voluto ricordare il ruolo cruciale che ha l’agricoltura che non deve essere inteso solo come un mezzo per la produzione alimentare, ma un vero e proprio motore di crescita, innovazione, promozione della ricerca e tutela dell’ambiente: “L’agricoltura è un volano per la crescita economica, la creazione di filiere produttive e un presupposto fondamentale per l’export delle eccellenze del Made in Italy”. Parole, quelle di Mattarella, che riflettono l’importanza strategica dell’agricoltura non solo come settore di produzione, ma come cardine dell’identità economica e culturale italiana. Inoltre ha evidenziato come questo campo giochi un ruolo chiave nella gestione dei territori: “Proteggendo le culture e le colture che hanno plasmato il paesaggio italiano nel corso dei secoli, l’agricoltura diventa custode della tradizione e promotrice di uno stile di vita sostenibile”.

Made in Italy protagonista

Un aspetto fondamentale sollevato da Mattarella riguarda l’aspetto globale dell’agricoltura. L’Unione europea, guidata da Italia e Francia, è il principale esportatore mondiale di prodotti agroalimentari. L’agricoltura, quindi, diventa parte integrante del “soft power” europeo, veicolando non solo prodotti di alta qualità, ma anche uno standard di salute e un modello di consumo che si impone sui mercati internazionali. Il Capo dello Stato ha esaltato il ruolo del Belpaese nella valorizzazione delle produzioni attraverso denominazioni di indicazione geografica protetta, denominazione origine protetta e specialità tradizionale garantita. Mattarella ha quindi sottolineato come il cibo italiano, con la sua qualità e salute, diventi uno strumento persuasivo nel promuovere uno stile di vita sano e sostenibile. Ha citato la dieta mediterranea come esempio lampante di come il cibo possa essere un ambasciatore culturale che supera le barriere delle nazioni.

Parola al Premier

All’Assemblea invernale di Confagricoltura ha partecipato, sempre tramite un video-messaggio, anche il Premier Giorgia Meloni che ha enfatizzato il ruolo strategico dell’agroalimentare e delle realtà agricole italiane nel contesto europeo: “Con un grande lavoro di squadra, siamo riusciti a far emergere il buon senso, ottenendo posizioni più equilibrate su dossier molto importanti”. Il Presidente del Consiglio ha anche rivendicato lo stop al cibo sintetico: “Noi siamo la prima Nazione al mondo ad averlo fatto e siamo orgogliosi di poter essere un modello da seguire anche su questo”.

Prima di affrontare le questioni europee, Meloni ha evidenziato le misure adottate dal governo italiano a sostegno dell’agroalimentare nazionale. Tra queste, ha menzionato il fondo per la sovranità alimentare, gli investimenti sull’innovazione, il sostegno alla nuova imprenditoria agricola e il fondo per le emergenze climatiche istituito con l’ultima manovra. Il Premier ha inoltre fatto riferimento alla revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha portato alla liberazione di importanti risorse destinate al settore. “Attraverso la revisione del Pnrr abbiamo messo a disposizione dell’agroalimentare oltre due miliardi per i contratti di filiera e 850 milioni di euro per Agrisolare”. Misure, queste, finalizzate a rendere le imprese agricole italiane più forti, competitive e sostenibili.

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