“Regione Lombardia ha ufficialmente candidato il Patrimonio Alimentare Alpino al Registro delle Buone Pratiche Unesco”. Ne danno notizia gli assessori di Regione Lombardia alla Cultura Francesca Caruso, e alla Montagna Massimo Sertori. Non si tratta solo di cibi o di ricette culinarie, ma di intere filiere di produzione che identificano paesaggi e connotano comunità locali delle terre alte.
Sostenibilità ambientale
“La candidatura contribuirà a dare valore alla cultura e alle identità presenti nelle comunità alpine, da sempre vocate alla cura e alla sostenibilità dell’ambiente”, spiegano Caruso e Sertori. Il Patrimonio Alimentare Alpino, profondamente legato agli ecosistemi di montagna, racchiude l’insieme di conoscenze, capacità, pratiche e valori, che le comunità di uomini e donne che abitano le terre alte trasmettono nel tempo di generazione in generazione. Un patrimonio vivente, modello di sostenibilità ambientale e sociale. “Si tratta – continuano gli assessori regionali – di un ulteriore passo in avanti per valorizzare e salvaguardare le tradizioni, le eccellenze e i valori delle comunità alpine, trasmesse di generazione in generazione, e che rendono unica la nostra regione”. Il processo di Candidatura multinazionale è coordinato dall’Italia in partenariato con i Paesi dell’arco alpino, ossia Svizzera, Francia e Slovenia.