martedì, 30 Aprile, 2024
Attualità

Valori cristiani e politica centrista, una spinta per l’azione del Governo

Il convegno di “Saint Vincent Città delle Tre Repubbliche” è l’unico evento democristiano rimasto in vita. Praticamente un rito al quale i “democristiani” non hanno voluto rinunciare e sono riusciti a non doverci rinunciare. Sulle montagne valdostane, dopo la pausa estiva, si riuniva la sinistra sociale guidata da Carlo Donat Cattin. Così come a Lavarone la “sinistra di Base”, a Sirmione i dorotei e a Sorrento la “corrente del golfo.” Uno spaccato politico che non c’è più, ma che Giorgio Merlo ha definito “pluralista e popolare, perché ogni corrente rappresentava un pezzo di società e non pezzi di poteri.” La visione di Donat Cattin Donat Cattin amava dire che il convegno di Saint Vincent “dettava l’agenda dell’autunno politico.” Oggi, con l’intervento della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, l’incontro di Saint Vincent riprende la sua funzione anche se non detterà l’agenda politica di questo autunno ne amplificherà, proprio con l’intervento di Meloni, il senso di marcia. Del Mastro: puntare sul lavoro
Ieri sera Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario al Ministero della Giustizia, sollecitato dalla moderatrice Anna La Rosa, sul moderatismo e l’esecutivo Meloni, ha subito rimarcato i punti fermi di una politica di Governo, indubbiamente moderata e incentrata sul ceto medio, che “non deve aspettare di essere sdoganata dalla sinistra”. Ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia: “Il Governo ha puntato sul lavoro e non sulla distribuzione. Abbiamo chiuso il reddito di cittadinanza, dovevano succedere chissà quali cataclismi, non è accaduto nulla, ma abbiamo varato deduzioni per chi assume e incentivi alle imprese e tagliato il cuneo fiscale.” La spesa sociale si deve fare, ma “non deve essere una spesa che sostituisce la nobiltà del lavoro”. Delmastro si è soffermato anche quelle questioni politiche ambientali, politiche che non necessariamente devono essere estremiste alla Thunberg : “Non è una politica che noi eludiamo, ma semplicemente siamo moderati: semplicemente non abbiamo approcci ideologici. Non imbrattiamo quadri. Non blocchiamo la gente in auto. Ci chiediamo se non sia, piuttosto, necessario di riportare in Italia imprese che costruiscono batterie elettriche ma non inquinando il pianeta come fa la Cina. Insomma per noi è chiaro cosa significa essere donna, madre, cristiana e italiana. Per altri, magari, non si può essere madre perché, forse, è genitore uno, o genitore due. Magari non può dire di essere donna perché è problematico definirsi sessualmente”. Insomma Delmastro ha delineato un quadro politico ampio, che a partire dall’ambiente ha descritto il percorso che il Governo Meloni sta facendo. Una politica moderata per il ceto medio, fondata su valori cristiani, “non possiamo non dirci cristiani” ha ripetuto Delmastro, in una prospettiva europea dove si sta “a testa alta” ricordando a tutti che l’Italia è la seconda potenza manifatturiera europea e l’ottava potenza mondiale.

Caldoro: guardare al futuro

“La politica” ha rimarcato la conduttrice dell’incontro Anna La Rosa, “era, è, e resta una cosa seria e qui tutti condividono questo”. Stefano Caldoro, ex Presidente della Regione Campania, ha condiviso e sottolineato che “la sintesi migliore per esprimere il moderatismo è nell’azione di Governo. Quando si deve governare un Paese, si devono fare scelte difficili nel presente, ma anche saper guardare al futuro, allora non si può non essere moderati”. Riguardo l’azione del Governo Meloni, Caldoro ha affermato che l’attuale governo “sta rappresentando proprio questo e va sostenuto in maniera molto convinta”.

Tunis: Meloni? Leader capace

Secondo Stefano Tunis, già consigliere regionale della Regione Sardegna, “per andare avanti nella vicenda democristiana e socialista servirà meno cooptazione e una migliore classe dirigente”. “Ma sono soddisfatto”, ha aggiunto Tunis, “di come sta facendo Giorgia Meloni, che si muove bene, nonostante i vincoli di bilancio che ci sono, e molto bene orientata sulle politiche energetiche e internazionali. Il grande tratto distintivo dei grandi partiti popolari era quello di avere un unico grande denominatore comune: distribuire ricchezza attraverso il lavoro”. E Tunis ha auspicato che questa sarà in futuro la strada del Governo Meloni. Insomma “superare il meccanismo distorto dell’assistenza”.

Clerici: valori cristiani e fede europea

Infine Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia ed editorialista, ha ricordato che il moderatismo della Democrazia cristiana sta in “un’architettura che è nei valori cristiani, non negoziabili, non curiali, e che ha contenuti moderati che non possono che stare in un’area politica centrale”. Fu un errore, per Colombo Clerici, portare una parte dei cattolici nei partiti di sinistra: lì non ha germogliato nulla di politicamente rilevante. Infine la nuova Democrazia cristiana ha anche come riferimento imprescindibile la “fede europea”. Questa mattina la Sala Comunale di Saint Vincent ospiterà l’ultimo atto della tre giorni dell’evento organizzato dalla Fondazione Democrazia Cristiana Fiorentino Sullo (media partner ‘la Discussione’). Appuntamento dalle 10.30 con la tavola rotonda ‘Cantiere Politico’ durante la quale ci sarà un riepilogo dei lavori. Ci sarà anche un messaggio di saluto del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le conclusioni saranno affidate a Tommaso Foti, Presidente gruppo parlamentare Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, e a Gianfranco Rotondi, Presidente della Fondazione Sullo.

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