giovedì, 2 Maggio, 2024
Società

Il generale Luca Baione porta l’Italia nell’Organizzazione Meteorologica mondiale

Accrescere la capacità dei paesi membri a difendersi dai cambiamenti climatici

Il generale dell’Aeronautica Luca Baione, capo dell’ufficio per l’Aviazione militare e la Meteorologia (Aviamm) è membro dell’Execcutive Council dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm). Si è appena insediato tra i rappresentanti permanenti degli Stati membri della Regione VI dell’Organizzazione. L’Italia mancava in questo consesso da due anni. L’Omm, istituita nel 1950, è un’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite, con sede a Ginevra, costituita da 187 Stati Membri e sei Territori e rappresenta l’autorità mondiale nel campo della meteorologia, della climatologia e del “water management”, con attività che si esplicano attraverso programmi pluriennali di sviluppo di capacità, di “education & training” e di regolamentazione. E’ l’organizzazione dalla quale, nel 1988, ha avuto origine l’Ipcc, Intergovernmental Panel on Climate Change, che oggi detta legge su tutte le questioni riguardo il cambiamento climatico. Dunque un posto di grande responsabilità, oltre che di prestigio, quello ricoperto dal generale Baione per l’Italia. L’Ommè presieduto dal generale Celeste Saulo, prima donna a ricoprire l’incarico.

Exploitation, Engagement, Education

“Il mio è un punto di vista diverso”, ha spiegato il generale, “con un approccio che si basa su esperienze differenti da quelle della comunità scientifica, ma che sono ad esse complementari. Un
approccio legato ai concetti fondamentali ispirati alle cosiddette “3 E” – Exploitation, Engagement, Education – e ai principi di Difesa e Sicurezza dei Paesi, delle popolazioni, delle infrastrutture di tutti i Membri dell’Omm e non solo d’Italia, d’Europa e del Mediterraneo. Questo perché il problema locale diventa in fretta di tutti e affligge a cascata la sicurezza e la Difesa globale.”

Programmi che vanno al sodo

E quindi l’impegno per una serie di progetti avviati e da avviare: il Global Greenhouse Gases
Watch, evoluzione del GAW, che ci vede in prima fila con la nostra la stazione meteorologica di Monte Cimone: stazione di riferimento per il servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare,
programmi mirati all’innalzamento del livello di “capacity building” di ognuno dei Paesi Membri dell’Omm, attraverso attività di Education & Training, come quelle portate avanti dallo Rtc (Regional Training Centre) italiano operato in coordinamento col Cnr-Ibe; “programmi che badano al sodo pragmaticamente: agrometeorologia, idrologia, “traning the trainers”, meteorologia sinottica ed aeronautica, per lo sviluppo di un ampio ventaglio di servizi a favore delle comunità nazionali, ovunque esse siano dislocate sul territorio”.

Giustizia intergenerazionale

L’Organizzazione meteorologica mondiale, in par ticolare, si è mostrata molto interessata al progetto di diffondere, soprattutto verso le nuove generazioni, l’etica nel trattare i cambiamenti climatici, “un nuovo approccio di giustizia intergenerazionale”, dichiara il generale Baione, “che costituirà il principale focus metodologico per affrontare condotte innovative mirate alla redistribuzione di costi e oneri derivanti dal cambiamento climatico, un nuovo settore di indagine, quindi, che vedrà l’Italia come attore protagonista; e ci metteremo subito al lavoro per coinvolgere le nostre eccellenze in materia.”

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