venerdì, 26 Aprile, 2024
Turismo

A Pasqua record di presenze in Italia, ma rischio overtourism

In queste festività pasquali oltre 1,7 milioni le presenze di turisti nei centri della cultura italiani, con un incremento del 12% rispetto alla Pasqua 2022, pari a circa 190 mila pernottamenti in più. Numeri record stimati da Assoturismo Confesercenti, che certificano il netto vantaggio dell’Italia rispetto agli altri Paesi europei in questa ripresa post-pandemica. Ma non tutto il turismo è positivo, anzi il sovraffollamento improvviso potrebbe creare danni agli ecosistemi e alle popolazioni locali. Al recente vertice in Albania sul turismo sostenibile, indetto dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, è stata, infatti, ribadita la necessità di un confronto e di un sostegno reciproco a livello mondiale sulle politiche di sviluppo che riguardano anche la razionalizzazione del turismo.
“Nel futuro – ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia a Tirana, Fabrizio Bucci, – puntiamo ad un approccio olistico al turismo, a investimenti dedicati ai giovani e a potenziare le infrastrutture. Finora il sostegno italiano nei settori legati al turismo sostenibile è stato costante ed ha interessato, tra l’altro, la gestione responsabile delle aree protette, la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale e il sostegno alle comunità locali”.

La minaccia dell’overtourism poco sostenibile

La questione principale emersa a Tirana riguarda il fenomeno dell’overtourism e la sua disciplina, che dovrà necessariamente contemplare l’ipotesi di un contingentamento dei flussi e dell’accesso al patrimonio artistico culturale, così come la valorizzazione delle aree meno note. Il termine è stato coniato dall’Organizzazione Mondiale del Turismo per indicare “l’impatto su una destinazione, o parti di essa, che influenza eccessivamente e in modo negativo la qualità della vita percepita dei cittadini e/o la qualità delle esperienze dei visitatori”. Un tema molto caro alla nostra ministra del Turismo, Daniela Santanchè, che per questo ha appena firmato un Decreto che prevede lo stanziamento di 25 milioni di euro per rafforzare le grandi destinazioni culturali, fronteggiare il fenomeno dell’overtourism, favorire la transizione ecologica del settore e sostenere le strutture ricettive e le imprese turistiche promuovendo l’ecoturismo. Le risorse messe a disposizione sono ripartite in 5 milioni di euro per il 2023 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. L’obiettivo del provvedimento è quello di diminuire gli impatti economici, ambientali e sociali del turismo, generando al contempo reddito, occupazione e conservazione degli ecosistemi locali.

Il CDM approva riforma dell’Enit

A questo è seguita anche la riforma, approvata nell’ultimo CDM, della nostra Agenzia Nazionale del turismo, che passa da Enit a Enit spa, società per azioni il cui azionista sarà il Ministero dell’Economia e delle finanze. Una società in house, dunque, per incentivare un turismo sempre più sostenibile, in grado di favorire la distribuzione dei flussi turistici nel tempo, allungando la stagione a tutto l’anno, “in modo da potenziare l’attrattività dell’offerta turistica italiana anche attraverso adeguate forme di destagionalizzazione, diversificazione dell’offerta, valorizzazione mirata di strutture e siti con spiccata vocazione verso tali forme di domanda turistica, nonché formazione specialistica degli addetti ai servizi e sviluppo di un ecosistema digitale per la più efficiente e razionale fruizione dei beni e servizi offerti in tali settori”, ha spiegato la ministra, che da sempre punta alla  promozione dell’Italia tutta come brand riconoscibile nel mondo.

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