mercoledì, 1 Maggio, 2024
Economia

Fisco, via libera alla delega per la riforma Meloni. Taglio Irpef, avvio flat tax, 13esime più pesanti. Sì di Azione-Italia Viva

In tutto 23 articoli distribuiti in cinque titoli. Sono le fondamenta sulle quali poggerà il nuovo fisco del Governo Meloni, con il quale i cittadini, imprese e lavoratori dipendenti e autonomi, dovranno dialogare, pagare, protestare e infine accordarsi. La riforma fiscale, attesa e invocata da anni, per il vice ministro Maurizio Leo è la svolta “che l’Italia aspetta da oltre 50 anni”. Il nuovo fisco portato ieri in dirittura d’arrivo dal Parlamento con 184 sì e 85 no, dovrà servire a creare migliori condizioni di fruibilità del sistema, aprire un dialogo costante con il contribuente, rimuovere i labirintici percorsi di pagamento, contrastare l’evasione, a ridurre il peso delle tasse sulle retribuzioni. A dare respiro alle attività produttive e ai lavoratori autonomi.

L’ok con Azione-Italia viva

Il via libera vede ancora una volta l’allargamento del perimetro politico del Centrodestra con l’inclusione al voto di maggioranza del gruppo di Azione-Italia viva. Il percorso dei 23 articoli si completerà entro 24 mesi. La riforma – considerando che il fisco è il fulcro dello Stato in tutte le sue declinazioni -, prevede principi generali che vanno dallo stimolo della crescita economica, alla natalità, alla prevenzione e diminuzione dell’evasione e dell’elusione fiscale, alla razionalizzazione e semplificazione del sistema tributario ed alla revisione degli adempimenti dichiarativi e di versamento per i contribuenti.

Irpef, agevolazioni in busta

Tra i temi più sensibili dellla riforma c’è la revisione e la graduale riduzione dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Nel rispetto del principio di progressività e tendenzialmente e gradualmente diretto al raggiungimento di un’aliquota unica, e si prevede il graduale perseguimento della equità orizzontale attraverso la possibilità del contribuente di dedurre i contributi previdenziali obbligatori. Si specifica che nella revisione e riduzione dell’Irpef, tenuto conto della composizione del nucleo familiare, occorra prendere in considerazione, in particolare, i nuclei familiari in cui sia presente una persona con disabilità.

Flat tax, tassazioni agevolate

Dopo un lungo e controverso dibattito con alcune modifiche apportate alla Camera, è stata limitata l’applicazione della cosiddetta Flat tax incrementale. La misura originariamente prevista in via generalizzata dal testo del disegno di legge presentato dal governo, alle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e sui redditi da lavoro dipendente e assimilati se riferibili alla percezione della tredicesima mensilità. È stata concessa l’introduzione di una tassazione in misura agevolata anche sui premi di produttività alle medesime condizioni.

Lavoro autonomo, norme chiare

Un capitolo atteso ə quello del lavoro autonomo. La riforma tiene conto delle richieste di semplificazione e razionalizzazione. Da sottolineare che è previsto il concorso alla formazione del reddito di tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo conseguiti. C’è poi l’allineamento del trattamento fiscale degli immobili strumentali, nonché di quelli a uso promiscuo. La riforma prevede la riduzione delle ritenute operate sui compensi, nel caso in cui ci si avvalga di dipendenti e collaboratori, e la neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali.

Tutela della casa, gli sgravi

Per quanto riguarda la tutela del bene costituito dalla casa, la riforma prevede che con riferimento alla casa in proprietà o in locazione, al miglioramento di efficienza energetica e riduzione del rischio sismico cui è stato aggiunto l’obiettivo della rigenerazione urbana e rifunzionalizzazione edilizia, valutando anche le esigenze di tutela, manutenzione e conservazione dei beni culturali. Nella revisione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’esecutivo dovrà avere riguardo a misure volte a favorire la propensione a stipulare assicurazioni con oggetto il rischio di eventi calamitosi, nonché volte a favorire lo stabile inserimento nel mercato del lavoro dei giovani che non hanno compiuto il trentesimo anno di età.

Versamenti Irpef, le novità

E’ stato introdotto un principio di delega, con particolare riguardo alle modalità di versamento dell’Irpef dovuta dai lavoratori autonomi, dagli imprenditori individuali e dai contribuenti a cui si applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale, diretto a prevedere una migliore distribuzione del carico fiscale nel tempo, anche mediante la progressiva introduzione della periodicità mensile dei versamenti degli acconti e dei saldi ed un’eventuale riduzione della ritenuta d’acconto ed è stato precisato, con riguardo alla tassazione dei collezionisti di opere d’arte, l’esonero dei medesimi da ogni forma dichiarativa di carattere patrimoniale.

Irap, verso il superamento

Si dispone anche il graduale superamento dell’Imposta regionale sulle attività produttive (Irap). Sì anche alla razionalizzazione ed alla semplificazione dei criteri di determinazione del reddito d’impresa, prevedendo la razionalizzazione degli incentivi alle imprese e della fiscalità di vantaggio.

Mezzogiorno, le agevolazioni

La riforma ha un obiettivo non solo economico ma anche di rilanciare la produttività in alcune aree del Paese. È previsto un intervento volto a favorire lo sviluppo economico del Mezzogiorno e la riduzione del divario territoriale, valutando la semplificazione del sistema di agevolazioni fiscali nei riguardi delle imprese, così come un ulteriore principio di delega stabilisce l’adozione di misure volte a favorire la permanenza in Italia di studenti ivi formati, anche mediante la razionalizzazione degli incentivi per il rientro in Italia di persone ivi formate e occupate all’estero.

Cedolare secca, aiuto ai negozi

Sul terreno sensibilissimo dei redditi dei fabbricati, il disegno di legge indica la possibilità di estendere il regime della cedolare secca agli immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, qualora, è stato precisato in sede parlamentare, il conduttore sia un esercente, una attività d’impresa, o di arti e professioni.

Revisione dell’Iva in linea Ue

Si prevede una ridefinizione dei presupposti dell’Imposta sul valore aggiunto (Iva) in modo da renderli più aderenti alla normativa dell’Unione europea, È prevista la revisione della disciplina delle operazioni esenti la razionalizzazione del numero e della misura delle aliquote Iva, la revisione della disciplina della detrazione ed alcuni interventi più settoriali – con riferimento al Terzo settore ed all’importazione di opere d’arte -.

Redditi finanziari, le agevolazioni

La riforma lambisce anche settori in continua evoluzione. È il caso della tassazione sostitutiva di imposte sui redditi e relative addizionali applicabile ai redditi finanziari, e iniziative agevolative e di semplificazione con riferimento ai rendimenti finanziari delle forme previdenziali complementari e per gli enti previdenziali privati.

Reddito di società, si cambia

Via libera anche alla riduzione dell’aliquota dell’Imposta sul reddito delle società (Ires), nel caso in cui sia impiegata in investimenti, con particolare riferimento a quelli qualificati, in nuove assunzioni o in schemi stabili di partecipazione dei dipendenti agli utili, una somma corrispondente, in tutto o in parte, al reddito entro i due periodi d’imposta successivi alla sua produzione. La riduzione non si applica al reddito corrispondente agli utili che, nel predetto biennio, sono distribuiti o destinati a finalità estranee all’esercizio dell’attività d’impresa.

Redditi d’impresa detassati

Il disegno di legge prevede un regime opzionale di tassazione. Misure rivolte alle imprese in contabilità ordinaria, per favorire la neutralità tra i diversi sistemi di tassazione, mediante l’assimilazione al regime dell’imposta sul reddito delle società e l’assoggettamento ad aliquota proporzionale allineata a quella ordinaria dell’Ires. Sono contemplati specifici interventi sui cosiddetti redditi diversi.

Assunzioni, sgravi a chi assume

Una misura attesa riguarda le imprese che non beneficiano della riduzione. Viene infatti introdotta la possibilità di fruire di eventuali incentivi fiscali riguardanti gli investimenti qualificati, anche attraverso il potenziamento dell’ammortamento. La detassazione riguarda le misure finalizzate all’effettuazione di nuove assunzioni, anche attraverso la possibile maggiorazione della deducibilità dei costi relativi alle medesime.

Giochi, no ludopatia

In materia di giochi, è stato introdotto un principio di delega volto a contemplare l’impiego di forme di comunicazione del gioco legale coerenti con l’esigenza di tutela dei soggetti più vulnerabili, oltre alla previsione dell’accesso, da parte dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d’azzardo, ai dati concernenti la diffusione territoriale, la raccolta, la spesa e la tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia e classificazione.

Enti locali, più autonomia

Le norme contenute nel disegno di legge delega fissano il consolidamento dell’autonomia finanziaria degli Enti locali – anche attraverso una gestione autonoma della definizione agevolata -, la piena attuazione del federalismo fiscale – anche attraverso meccanismi di compartecipazione a tributi erariali nonché di perequazione territoriale -, la razionalizzazione dei tributi e una modernizzazione del sistema di rilevazione dei dati volta a ridurre i fenomeni di evasione ed elusione fiscale, la semplificazione degli adempimenti dichiarativi nonché la revisione del sistema della riscossione delle entrate – anche in riferimento alla vigilanza sui soggetti abilitati ad effettuare l’attività di accertamento – e forme di cooperazione che privilegiano l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari. La disposizione riconosce alle Province e alle città metropolitane tributi propri e una compartecipazione a un tributo erariale di carattere generale, destinati ad assicurare lo svolgimento delle proprie funzioni fondamentali.

Dogane, nuove mansioni

Si prevede il completamento della telematizzazione delle procedure e degli istituti doganali, il potenziamento dello Sportello unico doganale e dei controlli ed il riordino delle procedure di liquidazione, accertamento, revisione dell’accertamento e riscossione, la revisione dell’istituto della controversia doganale.

Accise, tasse sull’inquinamento

Spazio alla rimodulazione delle aliquote di accisa sui prodotti energetici e sull’energia elettrica. Si valuterà in modo da tenere conto dell’impatto ambientale di ciascun prodotto, alla promozione della produzione di energia elettrica, di gas metano o di gas naturale o di altri gas ottenuti da biomasse o altre risorse rinnovabili ed alla rimodulazione della tassazione sui prodotti energetici impiegati per la produzione di energia elettrica, per incentivare l’uso di quelli più compatibili con l’ambiente, intervenendo sulle agevolazioni in materia di accisa sui prodotti energetici, con particolare riferimento ai sussidi ambientalmente dannosi.

Lealtà fiscale, scatta il premio

La riforma rafforzamento dei regimi premiali attualmente vigenti, inclusa la possibile riduzione dei tempi di rimborso dei crediti fiscali, per i contribuenti che presentano alti livelli di affidabilità fiscale, l’ampliamento delle forme di pagamento dei tributi anche attraverso i Rapporti interbancari diretti (Rid) e altre forme di pagamento elettronico nonché l’utilizzo dei pagamenti elettronici, l’ammodernamento dei terminali di pagamento e la digitalizzazione delle Piccole e medie imprese, il potenziamento del livello di formazione professionale del personale dell’Amministrazione finanziaria nell’utilizzo delle nuove tecnologie digitali nonché il rafforzamento della specializzazione e della formazione professionale continua del personale dell’Amministrazione finanziaria, sempre con riferimento alle più recenti evoluzioni tecnologiche ed un ampliamento dei contenuti conoscitivo del cosiddetto cassetto fiscale. Su un altro versante, il provvedimento contiene principi e criteri direttivi specifici per la revisione dell’attività di accertamento, di adesione e di adempimento spontaneo.

Le semplificazioni

La delega prevede misure di semplificazione del procedimento accertativo e un’applicazione generalizzata del procedimento del contraddittorio. In particolare – sottolinea il Servizio studi della Camera -, si delega al governo il compito di disciplinare il diritto al contraddittorio in modo omogeneo concedendo anche al contribuente un termine non inferiore a sessanta giorni per le eventuali osservazioni, su cui l’Ente impositore è tenuto a motivare espressamente in caso di mancato accoglimento delle stesse.

Calcolo dei rischi individuali

Viene previsto, inoltre, il riordino delle norme in materia di analisi delle posizioni di rischio fiscale e l’utilizzo sempre maggiore delle tecnologie digitali (anche supportate dall’intelligenza artificiale), un potenziamento e una semplificazione del regime dell’adempimento collaborativo (anche attraverso maggiori meccanismi premiali e la riduzione della soglia di ingresso al regime), nonché l’introduzione, per i soggetti di minori dimensioni, della possibilità di accedere a un concordato preventivo biennale. Altre norme sono rivolte ad assicurare una maggiore certezza del diritto tributario anche attraverso la diminuzione degli aggravi degli oneri amministrativi previsti per il contribuente. Con alcune norme introdotte a palazzo Madama vengono, altresì, riconosciuti dei vantaggi fiscali nei confronti dei contribuenti il cui sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale è certificato da professionisti qualificati.

Sanzioni, i nuovi parametri

Obiettivo delle norme approvate è razionalizzare, riparametrare e coordinare il rapporto tra sanzioni amministrative e penali, anche definendo specifici aspetti – ad esempio prevedendo che, nei casi di sentenza irrevocabile di assoluzione perché il fatto non sussiste o l’imputato non lo ha commesso, i fatti materiali accertati in sede dibattimentale facciano stato nel processo tributario quanto all’accertamento dei fatti medesimi, l’introduzione di uno specifico reato di sottrazione applicabile ai tabacchi lavorati ed ai prodotti ad essi assimilati e i reati doganali -.

Le compensazioni dei crediti

Nel corso dell’esame sono stati introdotti alcuni criteri specifici, tra i quali quello di valutare la possibilità di non applicare sanzioni e interessi per mancati versamenti di imposte sui redditi regolarmente dichiarati nei riguardi di soggetti che hanno crediti certificati maturati nei confronti della Pubblica amministrazione per importi pari e sino alla concorrenza del debito di imposta. C’è nella riforma la previsione di una più rigorosa distinzione normativa anche sanzionatoria tra le fattispecie di compensazione indebita di crediti di imposta non spettanti e inesistenti nonché l’esclusione dell’applicazione delle sanzioni per i contribuenti che presentino una dichiarazione integrativa al fine di adeguarsi alle indicazioni elaborate dall’Amministrazione finanziaria con successivi documenti di prassi. Si dispone, infine, un riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema fiscale mediante la redazione di testi unici e di un vero e proprio Codice tributario.

Le reazioni, il Governo

Il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, intervenendo al termine della discussione generale, conferma l’obiettivo di ridurre il numero delle aliquote Irpef da quattro a tre “per poi arrivare gradualmente verso la flat tax”, senza abbandonare la logica della progressività”. Per Leo “L’approvazione della delega fiscale rappresenta un risultato storico, siamo di fronte a una riforma epocale che l’Italia aspetta da oltre 50 anni”.

L’ok di Azione-Italia Viva

La delega ha incassato il voto favorevole di Azione-Italia Viva “dovuto al fatto”, sottolinea Luigi Marattin, “che ricalca in toto il lavoro parlamentare fatto nella scorsa legislatura e confluito nella delega Draghi”.

Il no delle opposizioni

Giudizio negativo del Pd che con la segretaria Elly Schlein definisce la delega fiscale una misura che “rende più profonde le già insopportabili iniquità del sistema fiscale con la introduzione di nuovi regimi di favore che sottraggono altri redditi alla progressività e violano il principio di equità orizzontale”.

Contrari alla riforma anche il M5S che con il capogruppo in commissione finanze della Camera, Emiliano Fenu, contesta “questa riforma è una patacca che non abbasserà le tasse di mezzo euro, perché non sa o non ha il coraggio di recuperare davvero risorse utili ad alleviare il carico tributario a lavoratori, famiglie e imprese”.

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