sabato, 27 Aprile, 2024
Società

Strage Georgofili, Giorgia Meloni: “Nessun italiano potrà mai dimenticare”

Il 27 maggio del 1993 la mafia fece esplodere un’autobomba in via dei Georgofili a Firenze nei pressi della Galleria degli Uffizi. L’esplosione dell’auto imbottita con 277 chilogrammi di esplosivo provocò l’uccisione di cinque persone, 48 feriti e molte famiglie rimasero senza un tetto.

L’Associazione presieduta da Luigi Dainelli che riunisce i familiari delle vittime, portando avanti da 29 anni quotidianamente questa battaglia, assiste le vittime e le loro famiglie ed è impegnata affinché venga fatta piena luce sulla strage.

Lo scorso venerdì per la commemorazione di questo doloroso evento, un corteo silenzioso si è diretto dall’Arengario di Palazzo Vecchio alla volta di via dei Georgofili; alla processione hanno anche preso parte i rappresentanti della Regione Toscana e della Città metropolitana che assieme all’Associazione Dainelli hanno scortato una corona d’alloro poi deposta sul luogo dell’attentato alle 1.04.

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel rievocare il tragico anniversario ha detto: “Un feroce attacco allo Stato, una guerra dichiarata alla Repubblica per vendicarsi del carcere duro, una ferita gravissima inferta all’Italia e al suo patrimonio artistico e culturale. Nella notte tra il 26 e il 27 maggio di trent’anni fa la mafia decise di colpire con tutta la sua forza Firenze, facendo saltare in aria un’autobomba carica di 250 chilogrammi di esplosivo sotto l’Accademia dei Georgofili. Il crollo della Torre delle Pulci uccise Fabrizio e Angela Nencioni, le figlie Nadia di 9 anni e Caterina di appena 50 giorni. A perdere la vita anche Dario Capolicchio, 22 anni, morto nell’incendio dell’edificio di fronte alla Torre. Decine di feriti e incalcolabili i danni al patrimonio: l’onda d’urto della bomba investì il centro storico della città, Palazzo Vecchio, la Chiesa di Santo Stefano e Cecilia e la Galleria degli Uffizi, distruggendo per sempre alcuni capolavori e causando danni ingenti a molte opere. Nessun fiorentino, nessun italiano, potrà mai dimenticare la strage dei Georgofili. Così come nessuno potrà mai cancellare dalla memoria quegli anni così difficili per la nostra Nazione, segnati da altri sanguinosi attentati e stragi. Una lunga scia di terrore di fronte alla quale il nostro popolo seppe reagire, dimostrando la forza della legalità e la solidità delle Istituzioni”.

Giorgia Meloni esprimendo la sua vicinanza ai parenti delle vittime ha inoltre asserito: “Il Governo rivolge il suo pensiero commosso a tutti i famigliari delle vittime e rinnova il suo ringraziamento ai servitori dello Stato che, spesso nell’ombra e tra mille difficoltà, hanno lottato e lottano contro la mafia. E che con il loro instancabile lavoro avvicinano sempre di più il definitivo tramonto della criminalità organizzata”.

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