A seguito delle avverse condizioni meteorologiche che a partire dal primo maggio hanno colpito in Emilia-Romagna il territorio delle province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna e di Forlì-Cesena è stato deliberato dal Consiglio dei ministri lo stato di emergenza nazionale. “Il governo sta operando con la massima prontezza d’intesa con la regione, per fronteggiare una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone e l’evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni, a causa di esondazione di corsi d’acqua, smottamento di versanti, allagamenti, movimenti franosi e gravi danneggiamenti alle infrastrutture viarie, ad edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica ed alla rete dei servizi essenziali”, ha dichiarato il ministro per la protezione civile e per le politiche del mare Nello Musumeci . “Peraltro, nell’immediatezza dell’evento, avevo firmato il decreto di mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale della protezione civile. Seguiamo dunque la situazione sin dal primo momento, anche con un sopralluogo aereo del direttore del nostro dipartimento Fabrizio Curcio. Con il provvedimento che ha la durata di 12 mesi, abbiamo anche stanziato 10 milioni di euro per gli interventi più urgenti, d’intesa con la Regione e in deroga alla legislazione vigente”, ha aggiunto il ministro Musumeci.