venerdì, 3 Maggio, 2024
Società

Bari, Ministro Bernini: “Le università sono fabbriche che costruiscono futuro”

Lo scorso martedì, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2022/23 del Politecnico di Bari, dedicata al tema “Università e Territorio”. Ospite della cerimonia inaugurale del Politecnico, anche il Professor Carlo Ratti, ingegnere e direttore del “Senseable City Lab al Massachusetts Institute of Technology”, che ha tenuto una lectio sulle “Senseable Cities”. Durante la mattinata, sono inoltre intervenuti il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il Rettore del Politecnico barese Francesco Cupertino.

Il Ministro Bernini, che ha elogiato i risultati raggiunti negli anni dal Politecnico di Bari, ha detto: “I nostri obiettivi sono a breve, media e lunga gittata. Non dobbiamo sprecare le opportunità che ci siamo guadagnati con fatica dopo aver vissuto crisi e pandemia, ma sfruttare le risorse per ottenere prestiti e investimenti, senza sprechi. Da questo punto di vista, il Politecnico di Bari è un esempio: è una realtà giovane e proattiva, che ha aumentato il trend delle proprie istruzioni e la qualità della sua offerta formativa, con un tasso di occupazione a tre anni dalla laurea molto importante. Ha prospettive che ci portano verso il futuro e l’internazionalizzazione”.

Anna Maria Bernini ha poi ricordato gli impegni presi dal governo sul fronte della ricerca e dell’edilizia universitaria, anche grazie ai fondi del Pnrr, aggiungendo: “La vostra università e tutte le altre sono fabbriche che costruiscono futuro. In questo senso, il nostro mercato di riferimento sono gli studenti: dobbiamo lavorare sul diritto allo studio, rendendo più puntuali le borse di studio, mettendo a disposizione degli studenti le residenze universitarie e creando un ponte tra il mondo della formazione e della ricerca e il mercato del lavoro”.

Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico, che nel corso del suo intervento si è soffermato sul rapporto con le imprese e sull’importanza di attivare percorsi efficaci ha affermato: “Le università sono il luogo deputato all’alta formazione e alla ricerca. Le progettualità e le risorse offerte dal PNRR pongono alla loro attenzione temi cruciali per il Paese, che ha bisogno di tornare a crescere e ad essere competitivo, consegnando loro un compito privilegiato e di grande responsabilità. Il ruolo del Mezzogiorno, in questo contesto, è tornato inevitabilmente a occupare ampi spazi del dibattito pubblico, tra potenzialità inespresse, talenti da valorizzare, cervelli in fuga e nuove strategie per trattenerli o per farli rientrare. L’obiettivo di questa relazione, dunque, sarà approfondire soprattutto il rapporto tra università e territori nel Mezzogiorno. La costruzione del futuro non può prescindere dai luoghi nei quali realizzare i nostri progetti. La caserma Magrone, attraverso un progetto di riqualificazione e riconversione, potrebbe costituire un ottimo campo di sperimentazione di quanto argomentato finora: un modello di dialogo per una reciproca interazione tra università, città e territorio. Trasformandola in un Parco dell’Innovazione, il Politecnico di Bari, attraverso la localizzazione di sedi e laboratori già finanziati in ambito Pnrr, potrebbe innescare un processo di rigenerazione urbana di un’area significativa per la città, svolgendo un ruolo-chiave non solo dal punto di vista della riqualificazione del patrimonio architettonico esistente, innescando processi economici virtuosi”, ha dichiarato in merito al rapporto tra il Politecnico e il territorio.

Il Presidente Michele Emiliano ha affermato: “Questa cerimonia mi ha fatto tornare indietro nel tempo, a vent’anni fa. Da sindaco di Bari, portai l’intera Giunta Comunale a lezione al Politecnico, perché mi resi conto che esisteva un gap tra conoscenza scientifica e decisione politica. Prese vita in quella circostanza un modello che ci ha permesso di imparare dalle esigenze, spingendoci verso risultati straordinari”.

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