sabato, 20 Aprile, 2024
Esteri

La Germania e Putin illusioni e delusioni

La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina va avanti da quasi 14 mesi. La questione della colpa e della responsabilità della guerra preoccupa soprattutto coloro che si oppongono all’aggressione attuata dal Cremlino. Questo argomento è diventato rilevante anche in Germania.

I molti anni di accondiscendenza nei confronti di Putin da parte dei politici tedeschi sono oggetto di dibattito sia da parte degli stessi tedeschi che di lcuni osservatori esterni alla Germania. Ci si interroga se i tedeschi abbiano qualcosa da rimproverarsi nelle relazioni con la Russia.

L’illusione che il commercio porti al cambiamento

Dai tempi di Willy Brandt, la Germania ha perseguito una politica sbagliata nei confronti di Mosca. La Germania era interessata solo alla cooperazione economica e al gas a buon mercato. Con Brandt venne proclamata la linea politica “cambiare attraverso il commercio”, che in tedesco suona come una rima “Wandel durch Handel”. La Germania ha continuato a costruire il Nord Stream 2 e a gestire il Nord Stream 1 dopo l’annessione della Crimea e l’inizio della guerra nel Donbass. I socialdemocratici tedeschi mantennero legami con Putin, ricevendone solo benefici materiali.

Dopo il crollo del muro

Per 16 anni, dal 1982 al 1998, Helmut Kohl è stato Cancelliere della Germania. Era conosciuto come il “cancelliere dell’unificazione”. Fu sotto di lui che crollò il muro di Berlino e la Germania dell’Est venne effettivamente annessa dalla RFG. L’euforia causata da questi eventi, il crollo dell’Unione Sovietica e del blocco comunista, l’inizio dei cambiamenti democratici in Russia, è durata troppo a lungo. Secondo la politologa Susan Stewart, della Foundation for Science and Policy (SWP), i politici tedeschi hanno commesso un grosso errore nel valutare la situazione in Russia.

Gerhard Schroeder, eletto cancelliere dopo Kohl, ha persino definito Putin un “democratico cristallino”. Ora questo suona come una bestemmia, ma nei primi anni 2000 poche persone erano sorprese da simili affermazioni. Tuttavia, lo sviluppo politico della stessa Russia non è stato affatto preso in considerazione. I leader tedeschi in qualche modo non si sono accorti del graduale avanzamento verso la cleptocrazia autoritaria, l’estinzione delle istituzioni democratiche ed il progressivo degrado della coscienza civica in Russia.

Corso Merkel: affari come al solito

I principali errori tedeschi sotto la Merkel sono stati sia l’incapacità di imparare dalle azioni della Russia contro la Georgia nel 2008 e l’Ucraina nel 2014 sia il rifiuto di valutare la situazione in modo realistico, nonché la sottovalutazione del regime di Putin. Secondo Susan Stewart, la disponibilità di Putin a usare ricatti e mezzi militari avrebbe potuto essere compresa molto prima, ma il governo Merkel ha continuato a sperare che fosse possibile una situazione vantaggiosa per entrambe le parti, non rendendosi conto che il regime di Putin cercava solo una vittoria per sé. La Merkel è sempre stata convinta della correttezza delle sue azioni e continua a insistere sul fatto che non ha commesso errori. Forse il suo prossimo libro di memorie solleverà il velo sul processo decisionale riguardante la Russia.

Da un lato, i politici tedeschi hanno condannato la soppressione delle libertà civili e le violazioni dei diritti umani in Russia, hanno sponsorizzato fondazioni e organizzazioni per lo sviluppo della società civile, dall’altro hanno continuato a fare affari come al solito.

In un modo o nell’altro, il dibattito su errori ed omissioni della politica tedesca è destinato a proseguire.

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