giovedì, 2 Maggio, 2024
Società

Pedofilia: report Associazione Meter

L’associazione Meter è nata come realtà cattolica che vive nella Chiesa e collabora con essa, così don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’Associazione, chiarisce e spiega: “Partecipiamo infatti a importanti tavoli tecnici e di lavoro con la Conferenza Episcopale Italiana e con la Conferenza Episcopale Siciliana”.Nel 2021 la C.E.Si. ha conferito a don Fortunato Di Noto l’incarico di Referente per la Diocesi di Noto, nell’ambito del Servizio Regionale di Tutela dei Minori della Conferenza Episcopale Siciliana e lo ha nominato Responsabile del Centro Ascolto Regionale. Per quanto riguarda l’ambito formativo, nel 2022 Meter ha incontrato 17 diocesi, ha formato 430 sacerdoti e religiosi, ha incontrato 2.430 persone presso le parrocchie.

Per don Fortunato Di Noto “i dati, i numeri, i grafici, seppur raccapriccianti, non ci permettono di fotografare la reale condizione degli abusi, soprattutto sessuali, nei confronti dei bambini vittime”. Non solo: per il sacerdote siciliano “Non è possibile quantificare l’ingente mole di materiale pedopornografico che naviga nella rete internet, così come non è possibile arrestare un fenomeno che avanza”. Tale impotenza rappresenta l’aspetto più sconvolgente e inquietante del problema. Continuiamo, insieme, ad operare per la tutela dei bambini”.

Secondo quanto emerge dall’analisi del report presentato dall’Associazione Meter di don Fortunato, le modalità di scambio di materiale pedopornografico stanno mutando: adesso i pedofili prediligono le cartelle compresse condivise e vendute nella massima privacy all’interno di piattaforme di file hosting; in esse è contenuta una quantità notevole di documentazione. I dati del 2022 hanno confermato questa nuova modalità di scambio: 1.734 nel 2022, 637 nel 2021.

L’Osservatorio Mondiale contro la Pedofilia di Meter ha registrato un aumento sia dei protocolli ufficiali inviati alla Polizia (1.766 nel 2022, 1.402 nel 2021), sia dei link segnalati (nel 2022 15.660, nel 2021 14.679). Diminuiscono le foto (da 3.479.052 alle attuali 1.983.679) e i video (da 1.029.170 a 921.382) rilevati, ma purtroppo tale diminuzione non equivale ad una minore circolazione del materiale in rete. Bisogna constatare, evidenzia Meter, che i social vengono utilizzati meno rispetto agli anni precedenti, tant’è che il numero di segnalazioni si è dimezzato (da 316 del 2021 a 146 del 2022). In aumento invece i casi seguiti da Meter (da 167 a 194) e le richieste telefoniche al nostro Numero verde 800 455 270 (da 406 a 527).

Dal 2002 a oggi Meter ha inviato 66.856 protocolli ufficiali alla Polizia Postale italiana e a varie Polizie internazionali (Polizia Francese, Polizia Neozelandese, Polizia Spagnola) con 219.571 link oggetto della segnalazione (a garanzia dell’operato c’è un protocollo di collaborazione siglato nel 2008 con la Polizia Postale italiana e nel 2017 con la Polizia polacca).

Dal 2002 ad oggi sono 2.193 i casi seguiti dal Centro ascolto e ben 31.213 le richieste telefoniche. Dal 2007 Meter raccoglie le segnalazioni degli utenti grazie ad un form disponibile sul sito www.associazionemeter.org; esse ammontano a 18.130. I social ci consegnano, dal 2008 ad oggi, 9.123 riferimenti a chat usate dai pedofili per condividere materiale pedopornografico.

Dal 2012 a oggi sono stati individuati 47.801 link nel deep web e nel dark web, la faccia oscura della Rete, spazio libero in cui le associazioni a delinquere di tutto il mondo espandono i loro traffici, proprio per la capacità di offrire anonimato e privacy.

L’associazione dal 2014 controlla costantemente foto, video e mega archivi: sono 25.233.802 le foto denunciate, 7.452.304 i video, 15.437 i mega archivi. “Tutte denunce – sottolinea Meter –“inviate alle autorità competenti e in molti casi anche agli amministratori che gestiscono le piattaforme in cui questo materiale viene veicolato e venduto. Purtroppo, in ogni parte del mondo restano intrappolati molti bambini innocenti a causa dei dedali legislativi, del rimpallo di responsabilità e dell’inefficacia della repressione”.

Anche nel 2022 la pedopornografia online ha interessato tutto il pianeta: America (12.771 link su 15.660 segnalazioni) ed Europa (1.299 link) sono la culla della maggior parte delle aziende che gestiscono i server che permettono il funzionamento di siti e di piattaforme in cui si divulga il materiale pedopornografico.

L’analisi della geolocalizzazione dei server conferma che i Paesi del ricco Occidente risultano essere i “padroni del web”, fornitori di servizi accessibili da tutto il mondo, veloci, anonimi e in completa sicurezza. Le leggi sulla privacy, che custodiscono la riservatezza di tutti, rappresentano spesso il baluardo di difesa dei pedofili che possono agire indisturbati. A riguardo l’associazione sottolinea “Questo dato è interessante poiché fa comprendere il meccanismo economico sottostante: ‘i continenti più ricchi risultano essere i 2padroni del web”, fornitori di servizi che i cyberpedofili usano per i propri traffici criminali”.

I link monitorati per fasce d’età indicano che la preferenza sia delle foto che dei video è per la fascia d’età 8/12, che totalizza 1.667.559 foto e 718.615 filmati. Seguono la fascia 3/7 con 312.748 foto e 201.975 video, e a chiudere quella 0/2 anni con 1.542 foto e 648 video, la cosiddetta infantofilia.

Inoltre,dall’analisi del materiale si evidenzia ancora la presenza delle Pedomama, donne che compiono abusi sessuali ai danni di minori e di filmati pedopornografici con la presenza di animali che compiono atti sessuali su minori, spesso questo materiale è prodotto artigianalmente in ambito familiare. Inquietante la presenza degli abusi sui neonati e degli abusi di minori su minori.

L’utilizzo continuativo e sistematico dei videogiochi durante il tempo libero, sostitutivo di attività alternative relazionali, genera una tendenza all’isolamento e favorisce il rischio di adescamento.

L’associazione Meter cerca di dare speranza alle piccole vittime di abuso offrendo servizi alle famiglie che ne chiedono l’intervento; infatti, il cuore di Meter è rappresentato dal Centro Ascolto e di prima accoglienza “Il nostro impegno è traducibile in questi numeri, nel 2022 seguite 194 richieste di tutela dei minori, le problematiche affrontate riguardano prevalentemente: 45 relazioni familiari disfunzionali, 41 i rischi online, 29 gli abusi e 60 le psicopatologie, anche correlate. Tra le vittime dei rischi online 32 casi di adescamento da piattaforma di gioco online” precisano i volontari.

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