Un aumento della quantità del gas algerino trasportato verso l’Italia e in altri Paesi d’ Europa, per un totale di esportazioni pari a una cifra di 34 miliardi di metri cubi l’anno, potrebbe contribuire a contenere i rischi della crisi energetica a causa del conflitto in Ucraina.
Questo aumenterà la quota della Tunisia nelle royalty totali sul gas algerino, che è fissata al 25,5% della quantità di gas trasportato, ma che può raggiungere oltre 8,1 miliardi di metri cubi. Quest’anno la Tunisia intende raccogliere 659 milioni di DT per le royalties sul gas algerino, che potrebbero aumentare dopo il nuovo accordo siglato tra Algeria e Italia.
È inoltre probabile che, in base a questo nuovo accordo, la percentuale di sfruttamento dell’energia proveniente dal gasdotto aumenterà dall’attuale 60% a circa il 90%, consentendo alla Tunisia di avere entrate aggiuntive L’accordo permetterà inoltre, alla Tunisia di risparmiare circa 750 milioni di DT all’anno, a seconda dei prezzi del gas algerino che la Tunisia attualmente importa. Pertanto, le royalty che dovrebbero essere prelevate quest’anno dal gasdotto algerino sono stimate in 659 milioni di DT, secondo la legge finanziaria per l’anno in corso, contro 550 milioni di dinari nel 2021 e 332 milioni di dinari nel 2020. Tali stime sono state adeguate in base alle quantità di gas algerino transitanti per la Tunisia, che ammonteranno a circa 4,19 miliardi di metri cubi.
È da ricordare che l’Algeria è uno dei più importanti fornitori di gas naturale della Tunisia, date le dimensioni dei contratti con la società algerina “Sonatrach”, che fornisce la maggior parte del fabbisogno di gas della Tunisia fino al 2027 secondo un accordo concluso con la Compagnia tunisina dell’energia elettrica e del gas, mentre “Sonelgaz” fornisce la domanda aggiuntiva di elettricità della Tunisia durante i periodi di punta.
