venerdì, 11 Ottobre, 2024
Salute

Da terapia ultrasonica effetti anti-infiammatori sui macrofagi

PISA (ITALPRESS) – Una nuova terapia basata sulla stimolazione ultrasonica è in grado di ottenere effetti anti infiammatori sui macrofagi umani e contrastare così con più efficacia patologie in cui l'infiammazione cronica ha un ruolo rilevante. È questo il principale risultato di uno studio pubblicato sulla rivista APL Bioengineering e condotto dall'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa assieme a due aziende che producono dispositivi medicali, l'italiana BAC Technology e la francese Image Guided Therapy. La ricerca è stata realizzata nell'ambito del progetto europeo Admaiora (ADvanced nanocomposite MAterIals fOr in situ treatment and ultRAsound-mediated management of osteoarthritis), incentrato sulla cura dell'osteoartrosi, coordinato dal professore Leonardo Ricotti. "I risultati ottenuti grazie a questo studio possono aprire la strada per il trattamento di patologie in cui l'infiammazione cronica ha un ruolo importante, quali osteoartrosi e polineuropatie", dichiara Andrea Cafarelli, ricercatore dell'Istituto di BioRobotica e del progetto Admaiora sul fronte delle tecnologie di stimolazione non-invasive mediante ultrasuoni. Il controllo dell'infiammazione rappresenta una criticità nella gestione di diverse patologie come il cancro, le polineuropatie periferiche e l'osteoartrosi. Attualmente, in ambito clinico, i farmaci anti infiammatori non sempre sono soddisfacenti e possono causare effetti collaterali dannosi per il paziente. Per scatenare una risposta immunitaria nell'organismo umano a seguito di un'infiammazione, i primi a intervenire sono proprio i macrofagi, le cellule del sistema immunitario che danno origine a dei segnali infiammatori alla base della risposta immunitaria. La collaborazione tra l'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna, BAC Technology e Image Guided Therapy ha consentito di sviluppare uno studio che si inserisce in una linea di ricerca dall'alto potenziale. I risultati, infatti, sono molto promettenti e potrebbero costituire una solida base per futuri trattamenti clinici mirati a ridurre l'infiammazione in una specifica zona dell'organismo. (ITALPRESS). -foto ufficio stampa Scuola Superiore Sant'Anna- ads/com 27-Mar-23 11:58

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Infermieri scrivono alle Istituzioni “Basta parole, passare ai fatti”

Giulia Catone

Intramoenia, Aceti “Cinque regioni non hanno l’organismo di controllo”

Redazione

Tumori del colon-retto, nel 2022 i nuovi casi sono stati 48mila

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.