venerdì, 26 Aprile, 2024
Attualità

I tentacoli del Gruppo Wagner nelle aree di crisi in Africa

Sono 20.017 i migranti arrivati in Italia dall’inizio dell’anno. Questo il dato aggiornato del Ministero dell’Interno. Più del triplo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando gli arrivi di migranti furono 6.152 e del 2021, quando ne arrivarono 6.041.

A Palazzo Chigi si è svolto lunedì un vertice sul dossier migranti. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha riunito il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, quello della Difesa, Guido Crosetto, il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e quello delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

Al vertice erano presenti anche la direttrice del DIS Elisabetta Belloni e il direttore dell’AISE Giovanni Caravelli. Una presenza necessaria tenuto conto che proprio gli apparati di sicurezza ed analisi, nell’ultimo rapporto settimanale sull’immigrazione inviato al Governo, avevano segnalato che nei campi in Libia ci sono 685mila migranti irregolari pronti a partire per sbarcare sulle coste italiane.

Il governo ritiene che questo vertiginoso aumento dei flussi migratori sia il risultato di una strategia orchestrata dalla Russia ed attuata attraverso il Gruppo Wagner che è presente da tempo in alcuni Paesi africani.
Il Cremlino ha rafforzato la sua attività diplomatica nel continente africano dal 2017, promuovendo un discorso molto anti-occidentale e accordi del tipo “armi e protezione contro le risorse minerarie e strategiche”. Questo riavvicinamento, confermato dal primo vertice Russia-Africa, svoltosi a Sochi nell’ottobre 2019, non è banale.

Per attuare la sua politica di influenza in Africa, la Russia ha spesso preferito avvalersi dei servigi dei mercenari del Gruppo Wagner piuttosto che del corpo diplomatico.

Nella Repubblica Centrafricana il Gruppo Wagner ha assistito il governo locale per reprimere nel sangue una rivolta di minatori nella regione di Andaha, riportando la zona limitrofa alla miniera sotto il controllo delle forze governative il 10 febbraio del 2021. Un rapporto del 2021 della forza di pace delle Nazioni Unite nella Repubblica Centrafricana (MINUSCA) afferma che i russi “potrebbero aver commesso crimini di guerra, soprattutto giustiziando civili e altre persone che non stavano prendendo parte alle ostilità” nella regione centrale del Paese. In una dichiarazione, il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sui mercenari ha affermato di essere “profondamente turbato dai ruoli interconnessi di Sewa Security Services, Lobaye Invest SARLU di proprietà russa e un’organizzazione con sede in Russia popolarmente conosciuta come il Gruppo Wagner”.

Lo stesso copione sembra essere in corso in Mali dove il gruppo Wagner si sarebbe infiltrato nel dicembre 2021 in seguito alla richiesta delle autorità locali di supporto militare privato per la sicurezza delle più alte cariche dello Stato. Mentre Wagner apparentemente addestra le forze locali e fornisce servizi di sicurezza ad alti funzionari maliani, trae vantaggio dalla situazione anche per diffondere l’influenza russa nel continente e assicurarsi guadagni finanziari. Simile al suo dispiegamento nella Repubblica Centrafricana, l’attività di Wagner in Mali consente ai leader politici maliani di rendere il regime a prova di colpo di stato in cambio di concessioni finanziarie e minerarie.

Non ci sono solo oro e diamanti nel forziere del Gruppo Wagner. Secondo fonti di Tripoli, i miliziani del gruppo Wagner, alleati del generale Khalifa Haftar in Cirenaica, usano i flussi verso l’Europa come uno strumento per ricattare l’Italia e l’Occidente più in generale. Le stesse fonti libiche hanno confermato l’allarme del nostro Paese sull’aumento del numero di migranti in arrivo dalle aree sotto il controllo del gruppo fondato dell’oligarca vicino al Cremlino, Evgeny Prigozhin, nell’ambito della guerra ibrida condotta da Mosca.

Evgenij Viktorovich Prigozhin, venne definito il “Cuoco di Putin” a causa dei ristoranti e delle sue attività di catering. La sua azienda Concord Catering ha ottenuto centinaia di milioni di contratti governativi per le mense scolastiche e per i dipendenti del governo. Nel 2012 ha ottenuto un contratto per la fornitura di pasti all’esercito russo per un valore di 1,2 miliardi di dollari in un anno. Secondo un’indagine di Bellingcat, The Insider e Der Spiegel, le sue operazioni “sono strettamente integrate con il Ministero della Difesa russo e con il suo braccio di intelligence, il GRU”. A fine settembre 2022 ha ammesso pubblicamente, per la prima volta, il proprio coinvolgimento nella fondazione del Gruppo Wagner.

L’Africa potrebbe sembrare lontana dall’attuale guerra in Ucraina, ma non è così perché la Russia cerca alleati e risorse in Africa. In Libia ci sarebbero tra i mille e i duemila mercenari di Wagner, per la maggior parte dispiegati tra la base aerea di Jufra e Sirte. La guerra ibrida del Cremlino passa, quindi, anche per la destabilizzazione della Libia.

L’Italia è un forte sostenitore dell’Ucraina, inviando aiuti e armi per aiutarla a difendersi dall’invasione della Russia, questo la pone nel mirino di Mosca.

Ecco perché l’allarme lanciato dal Ministro della Difesa Guido Crosetto non può essere rubricato, come semplicisticamente ha fatto qualche avventato commentatore, come una campagna mediatica di stampo politico. La materia è fin troppo seria per liquidarla con una boutade.

Come ha detto il Ministro Crosetto: “UE, NATO e Occidente, cosi come si sono accorti che gli attacchi cyber facevano parte dello scontro globale che il conflitto ucraino ha aperto, oggi sarebbe opportuno capissero che anche il fronte sud europeo sta diventando ogni giorno più pericoloso. Dovrebbero inoltre prendere atto che l’immigrazione incontrollata e continua, sommata alla crisi economica e sociale, diventa un modo per colpire i Paesi più esposti, in primis l’Italia, e le loro scelte geostrategiche, chiare e nette”. Per queste ragioni il Governo ritiene importante coinvolgere la NATO.

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