sabato, 20 Aprile, 2024
Esteri

Cina: clonate le “super-mucche” da latte

Un gruppo di scienziati della Northwest University of Agricultural and Forestry Sciences and Technology della Cina ha clonato con successo per la prima volta tre “super mucche” in grado di produrre una quantità incredibilmente elevata di latte. Un importante cambiamento per l’industria lattiero-casearia cinese, per ridurre la dipendenza del Paese dalle razze bovine d’importazione.

A fronte di quanto riportato dal Ningxia Daily, i tre vitelli sono nati nella regione di Ningxia nelle settimane che hanno preceduto il capodanno lunare del 23 gennaio scorso e l’Università ha annunciato che la clonazione è stata effettuata mediante trasferimento nucleare di cellule somatiche. ”Abbiamo in programma di impiegare dai due ai tre anni per costruire una mandria composta da oltre 1.000 super vacche, come solida base per affrontare la dipendenza della Cina dalle vacche da latte d’oltremare”, spiegano gli esperti. I vitelli sono stati clonati da vacche notevolmente produttive della razza frisona “Holstein”, originaria dei Paesi Bassi.

Gli animali scelti sono in grado di produrre ben 18 tonnellate di latte all’anno, quasi il doppio della quantità di latte prodotta da una mucca in media negli Stati Uniti nel 2021, secondo il Dipartimento dell’Agricoltura americano. Il peso alla nascita del primo dei tre vitelli clonati, avvenuto con taglio cesareo per via delle massicce dimensioni, era di 56,7 chilogrammi con un’altezza di 113 centimetri. Mezz’ora dopo la nascita, l’animale ha iniziato a ingerire colostro e le analisi cliniche hanno concluso che il vitello era sano, mentre la forma del corpo e il colore del mantello erano identici a quelli della mucca donatrice di cellule.

Per ottenere i nuovi vitelli, gli scienziati hanno dovuto clonare 10 embrioni dalle cellule dell’orecchio delle mucche altamente produttive e inserirli in mucche surrogate. Jin Yaping, luminare del progetto, ha definito la nascita delle super mucche una “svolta” che consente alla Cina di salvaguardare le migliori mucche «in un modo economicamente fattibile», come riportato sul quotidiano Global Times secondo il quale fino al 70% delle mucche da latte cinesi viene importato dall’estero.

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