venerdì, 26 Aprile, 2024
Cultura

Il Principe Costante – “Archeologia dello spettacolo”

Il Principe Costante, lo spettacolo realizzato da Grotowski dal dramma di Calderon de la Barca tradotto da Julius Slowacki, nel 1965, in più edizioni, con alcune sostituzioni di interpreti, è stato uno degli spettacoli mito del Novecento. Ha avuto quattromila repliche in tutto il mondo, compreso Nord e Sud America; e Ryszard Cieslak, l’attore protagonista, è stato l’attore-simbolo degli anni Sessanta.

Ho visto lo spettacolo a Spoleto, nel 1967, dopo un’ attesa notturna davanti al botteghino per prendere il biglietto e, poiché all’epoca collaboravo con la RAI e avevo un registratore portatile professionale Nagra, di nascosto registrai in audio l’intero spettacolo.

Anni più tardi, nel ’75, fui invitato a Wroclaw, la città sede del Teatr Laboratorium di Grotowski. Qui una notte, in un’atmosfera da setta segreta, Grotowski ci fece vedere un film muto in bianco e nero in 16 mm, molto rovinato, che riprendeva lo spettacolo del Principe Costante per intero, con solo un’interruzione ogni undici minuti, corrispondente al cambio di caricatore in una cinepresa professionale. La visione di quel film muto, in cui l’operatore, in un unico piano sequenza di oltre cinquanta minuti, incentrava tutta la ripresa quasi unicamente su Cieslak, il Principe Costante, mi colpì, e pensai alla mia registrazione audio, anche se l’idea di provare ad accoppiare il mio audio con quelle immagini – come ebbero a dirmi tutti – era pura follia.

Invitai Grotowski a Roma, e gli proposi la folle impresa di sincronizzare il sonoro e le immagini de Il Principe Costante, ripresi nei due spettacoli diversi, registrati in anni diversi, in cui erano persino cambiati degli attori. Ma gli  chiesi di permettere a Cieslak di sovraintendere al lavoro, venendo a Roma mio ospite: Grotowski, sia pur scettico, accettò la sfida. Quando, dopo un mese; tornò a vedere il lavoro fatto, ne fu entusiasta e mi disse che avevo realizzato una grande impresa di “archeologia dello spettacolo”

Il film è stato restaurato in digital intermediate 4k Copyright 2022, con sottotitoli italiani francesi inglesi spagnoli portoghesi e polacchi, nell’ambito del progetto speciale dell’Archivio Storico Audiovisivo Centro Teatro Ateneo “L’attore e il performer – memorie teatrali di fine Millennio”, patrocinato dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura e dal Dipartimento SARAS della Sapienza Università di Roma.

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