mercoledì, 1 Maggio, 2024
Economia

I tassi Bce fanno ricche le banche. Nel 2023, 43 mld di utili

Secondo un’analisi della Fabi, il settore bancario italiano si prepara a chiudere il 2023 con una crescita esplosiva dei profitti, guidata principalmente dall’inatteso aumento dei tassi d’interesse deliberato dalla Banca centrale europea. Con i primi nove mesi dell’anno che hanno già visto risultati straordinari, le prospettive indicano una crescita del 70% rispetto ai 25 miliardi registrati nel 2022, attestandosi attorno ai 43 miliardi e 431 milioni di euro.

Risultati record

Il 2023 ha visto un consolidamento del primato dei ricavi da prestiti, che ora rappresentano il 58% del totale, seguiti dalle commissioni al 34% e altre attività all’8%. I cinque principali gruppi bancari hanno già accumulato 15,7 miliardi di profitti nei primi nove mesi dell’anno, eguagliando i risultati dell’intero sistema nel 2019 e superando il 2018 con i suoi 15,1 miliardi di euro. Numeri questi che testimoniano la robustezza e la prosperità del settore in un periodo di incertezza economica globale.

Miglioramento dei requisiti

Un aspetto cruciale è il miglioramento dei requisiti del capitale primario, passati dal 14% al 17%, sottolineando la solidità finanziaria delle istituzioni bancarie italiane. Inoltre, i segnali positivi emergono anche dalla copertura media della liquidità, che si attesta al 128%, ben oltre il minimo regolamentare del 100%. Questi dati evidenziano una gestione prudente e una posizione finanziaria robusta, posizionando le banche italiane su terreno solido per affrontare eventuali sfide future.

La tassa sugli extra-profitti

L’anticipazione di probabili decisioni della vigilanza riguardo alla tassa sugli extra-profitti a riserva è un ulteriore elemento che potrebbe influenzare il futuro del settore bancario italiano. Mentre tale tassa può rappresentare un impegno finanziario aggiuntivo per le banche, è un segnale di vigilanza e controllo che potrebbe contribuire a mantenere l’equilibrio e la sostenibilità del sistema finanziario nel lungo termine.

Il futuro del settore

Il 2023 si prospetta come un anno da record per il settore bancario italiano. L’aumento dei tassi d’interesse ha innescato una serie di effetti positivi, contribuendo a un notevole aumento dei profitti. Con una gestione oculata, solide basi patrimoniali e un’attenzione costante alle decisioni della vigilanza, il settore bancario italiano sembra pronto ad affrontare con successo gli anni a venire, confermando la sua posizione di pilastro chiave nell’economia nazionale.

Parla Sileoni

“Le nostre previsioni confermano che il settore bancario italiano sta attraversando una fase straordinaria: gli utili raggiungono livelli record e questi risultati sono anche frutto dell’impegno quotidiano di chi lavora in banca. Le richieste avanzate da tutti i sindacati a livello unitario al tavolo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro sono più che legittime. Oltre ai 435 euro di aumento medio mensile dello stipendio compresi gli arretrati del 2023 vogliamo il ripristino pieno della base di calcolo del tfr e l’aumento dei buoni pasto” le parole del Segretario generale della Federazione autonoma bancari italiani Lando Maria Sileoni. “La trattativa sembra essersi avviata su un percorso positivo: nei prossimi giorni proseguirà il confronto con l’obiettivo di poter chiudere e firmare il prima possibile un nuovo contratto che, come in passato, garantisca e tuteli la categoria, assicurando un futuro positivo e professionalmente importante sia a chi già lavora in banca sia a chi sarà assunto nei prossimi anni”la sua chiosa.

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