venerdì, 26 Aprile, 2024
Società

Polizia postale. Più minori vittime del cybercrime

Pedopornografia online, financial cybercrime, minacce alle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale ed eversivo-terroristiche, riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso sia a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali. Nel 2022 la Polizia Postale e delle Comunicazioni e i Centri Operativi di Sicurezza Cibernetica sono stati impegnati a fronteggiare la continua evoluzione tecnologica al servizio della criminalità informatica, con particolare attenzione ai reati a danno di minori.
Se il ritorno alla normalità per la fine fine dell’emergenza sanitaria ha influito positivamente provocando una riduzione della circolazione globale di materiale pedopornografico nei circuiti internazionali, non ha altrettanto assicurato un minor numero di persone coinvolte in questo tipo di reato. Secondo il resoconto delle attività del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) si è avuto, nell’anno appena conclusosi, un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente di soggetti tratti in arresto. Complessivamente sono stati trattati 4.542 casi, che hanno consentito di indagare 1.463 soggetti (+3%), di cui 149 arrestati per reati connessi alla materia degli abusi tecnomediati a danno di bambini. Sul piano della prevenzione, 2.622 siti sono stati inseriti in black list (+3%) e oscurati, in quanto presentavano contenuti pedopornografici.

Si abbassa l’età dei minori adescati on line

Per quanto riguarda in particolare gli adescamenti on line i casi trattati sono stati 424 e, come in passato, hanno riguardato prevalentemente la fascia dei preadolescenti di età tra i 10 e i 13 anni, ma con un preoccupante trend in crescita di interesse anche nei confronti di bambini di età inferiore ai 9 anni. Social network e videogiochi online restano i teatri di elezione di contatto tra minori e adulti per le interazioni nocive.

Meno cyberbullismo, ma più sextortion su minori

Una leggera flessione si è avuta per quanto riguarda i reati di cybebullismo, che passano dai 458 del 2021 ai 323 del 2022, forse dovuta alla normalizzazione delle abitudini dei ragazzi, ma anche alla costante opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale presso le strutture scolastiche, Non si può dire altrettanto della sextortion, fenomeno che all’inizio riguardava più gli adulti e che ora, invece, sta interessando sempre più spesso vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati. “La sensazione di sentirsi in trappola che sperimentano le vittime è amplificata spesso dalla difficoltà che hanno nel pagare le somme di denaro richieste”, si legge nel report dei nuclei operativi scelti. Nel corso dell’anno sono stati trattati 130 casi, la maggior parte dei quali nella fascia 14-17 anni, più spesso in danno di vittime maschili.

A causa della guerra aumentate le minacce a infrastrutture critiche

L’escalation delle tensioni geopolitiche connesse al conflitto in Ucraina continua ad avere significativi riverberi anche in materia di sicurezza cibernetica. Risultano, infatti, in corso campagne massive a livello internazionale dirette verso infrastrutture critiche, sistemi finanziari e aziende operanti in settori strategici, quali comunicazione e difesa, tra le quali figurano campagne di phishing, diffusione di malware distruttivi (specialmente Ransomware), attacchi Ddos, campagne di disinformazione e leak di database. Inoltre, alcuni tra i più pericolosi gruppi di hacker criminali hanno deciso di schierarsi a favore della Russia, altri con l’Ucraina, prendendo di fatto parte al conflitto nel cosiddetto “dominio cibernetico”.

Più truffe nell’e-comerce, market place e trading on line

Aumentate anche le truffe online con 3.541 persone deferite all’Autorità Giudiziaria, in particolare nel settore dell’e-commerce e market placeI casi trattati sono cresciuti del +3%, le persone indagate del +4% e le somme sottratte del +58%. Importante anche l’incremento degli illeciti legati al fenomeno del trading online (3.020 i casi trattati, 130 le persone), con l’aumento del numero di portali che propongono programmi speculativi, apparentemente redditizi, e l’utilizzo di tecniche molto sofisticate per contattare le vittime.

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