Una piccola, scherzosa e provocatoria raccomandazione agli italiani mi sia consentita, anche per rallegrare il clima festivo. Che tale deve rimanere, per cortesia. Siamo un paese di stravaccinati e le notizie cinesi non devono preoccupare, perché con le varianti – ormai innocue – del Covid dovremo sempre fare i conti pro futuro e come da due anni in qua (così il prof Palu giorni fa, una delle massime autorità scientifiche europee in materia).
Certamente meno pericoloso – anzi ininfluente – per gli italiani sarà il nuovo tetto alla circolazione del contante. Forse aumenterà qualche “paghetta” ai nostri figli (?!), ma, essendo seri, semmai è attendibile qualche snellimento nelle attività commerciali e per le donazioni di modico valore. Chi ha messo da parte un po’ di banconote potrà spenderle senza sentirsi fuorilegge (basta che richieda, a prescindere dalle soglie vigenti, scontrini e fatture). I nonni che hanno prelevato contanti per regali ai vari nipoti potranno non sentirsi rimproverare, tranne che per la violazione, più che altro, dei principi di banale sicurezza nel trasporto delle somme a seguito.
Un micro effetto espansivo di consumi forse si, lo attendiamo, fermo rimanendo che se non hai da spendere non usi manco le carte di credito!
Uno studio della Bce pubblicato lo scorso 20 dicembre ci dice che l’uso del contante nei punti vendita dell’eurozona è vistosamente calato tra il 2019 (72%) e il 2022 (59%).
Statistica attendibile più di altre, poiché arriva da colei che emette le banconote per gli europei.
Ma ancora più interessante, nello studio sulle attitudini di pagamento dei consumatori, è che questi, ad oggi, ritengano il cash molto utile per mantenere il controllo delle spese, proteggere la privacy (sul web furti d’identità e clonazioni in forte aumento) e realizzare immediatamente le transazioni. Al contempo, sono assai aumentate le transazioni con carte nei punti vendita UE (più 9%) e, in generale, per i pagamenti più consistenti.
Purtroppo ciò che aumenta sicuramente, a scapito dei consumatori onesti, sono evasione fiscale e riciclaggio, che prescindono dai mezzi di pagamento e da qualsiasi studio sulle attitudini di spesa.
Per piazzare il denaro “guadagnato” da attività illecite, meglio il mascheramento (riciclaggio) con pagamenti più che leciti.
Tranquilli dunque: per il cenone (fino a 1999 euro si può pagare), ma anche per i futuri acquisti, che saranno sempre meno con le vecchie banconote. Sia per i post-moderni che per i nostalgici.
Buon 2023!
* Prof. Avv. Ranieri Razzante