venerdì, 19 Aprile, 2024
Agroalimentare

Cia-Agricoltori. Patto per la formazione: promuovere cultura scientifica e tecnologica

Porte aperte di aziende agricole, allevamenti e agriturismi, ma anche di industrie e studi di progettazione dell’automotive agricolo, agli studenti di 39 Istituti agrari d’Italia. È il progetto inserito nel nuovo accordo tra Cia-Agricoltori Italiani, la sua Associazione dei giovani imprenditori agricoli, Agia, ITAsf – Rete Istituti Agrari senza frontiere – e FederUnacoma siglato alla 45° edizione di Eima International in occasione dell’evento “Agriskills: le capacità per un’agricoltura competente”.

Formazione cultura e tecnologia

L’obiettivo è una formazione continua e specializzata per rilanciare il know-how dell’agricoltura nelle scuole e agevolare l’interscambio tra settori professionali e futuri imprenditori agricoli. Per Cia, Agia e ITAsf, di fatto si tratta di un rinnovo del protocollo d’intesa, sottoscritto sei anni fa e, ora, rinnovato e ampliato al contributo dell’Associazione Agricoltura è Vita e di FederUnacoma, la Federazione Nazionale dei Costruttori Macchine per l’Agricoltura, organizzatrice di Eima. “L’accordo arriva a rafforzare la collaborazione già avviata”, fa presente la Cia-Agricoltori, “per favorire nuove attività di cooperazione culturale, scientifica e pratica, incentivare la condivisione di esperienze e conoscenze, oltre che di progetti educativi e formativi destinati ai giovani e alle Scuole. Cruciale, infatti, l’urgenza di promuovere soprattutto lo studio di materie agricole non sufficientemente valorizzate, eppure fondamentali per la formazione di nuove figure professionali, più orientate ad affrontare le emergenze in atto, in primis le calamità naturali, e a padroneggiare le tecnologie agromeccaniche di ultima generazione”.

Le iniziative per gli studenti

Già in cantiere, quindi, incontri con le imprese agricole, in particolare gestite da giovani imprenditori, che accoglieranno in azienda studenti e docenti per conoscere da vicino pratiche di coltivazione, allevamento, produzione e trasformazione dei prodotti tipici, nonché per scoprire la cultura d’impresa e la capacità d’innovare. “Previsto poi, anche l’aggiornamento per gli agricoltori che già svolgono interventi nelle scuole, la produzione di materiali informativi e l’organizzazione di iniziative che valorizzino le specificità territoriali agricole e agroalimentari”, spiega la Confederazione, “Infine, l’istituzione di sportelli per lo “start-up” in agricoltura”.

La macchina agricola ideale

Dopo due anni di pandemia che ha impedito la didattica in presenza, di nuovo pronta a partire è la Rete ITAsf, soddisfatta del percorso avviato con Agia-Cia e del contributo di FederUnacoma. Ultima occasione il contest “La macchina agricola che vorrei”, protagonista a Eima lo scorso anno. Per Cia e le sue Associazioni Agia e AèV, “è il momento di fare passi importanti per il futuro del settore che avrà sempre più bisogno di competenze trasversali, ma anche di figure professionali altamente specializzate, capaci di coniugare l’esperienza alle tecnologie agromeccaniche disponibili, di sperimentare sul campo, leggere i dati e fornire feedback ai fornitori di prodotti e macchinari. In grado di affrontare i cambiamenti climatici, ma anche le dinamiche geopolitiche internazionali, per sviluppare metodi più innovativi di fare impresa ed essere competitivi.

Imprenditoria giovanile

“Nel frattempo, alle organizzazioni agricole”, hanno sottolineano Cia, Agia e AèV, “il compito di sollecitare costantemente politiche nazionali ed europee a sostegno dell’imprenditoria giovanile, guardando con più attenzione al ruolo della ricerca e della formazione nel settore, strategico per la sopravvivenza e l’economica del pianeta intero”.
“L’industria della meccanica agricola si presenta, oggi, straordinariamente innovativa, capace di progettare e mettere in produzione mezzi meccanici per ogni lavorazione e per ogni modello di impresa agricola”, è intervenuta FederUnacoma, “ma lo sviluppo tecnologico delle macchine e l’impiego di sistemi digitali e dispositivi ad alta automazione richiede competenze specialistiche, che solo la scuola e le strutture di formazione possono fornire in modo ampio e continuativo”.

Puntare sulle nuove tecnologie

L’accordo siglato con Agia-Cia e gli Istituti Agrari ha per questo un valore strategico. “Acquisire tecnologie di nuova generazione”, conclude la presentazione della Via-Agricoltori, “è fondamentale per le imprese agricole, ma solo se queste sono in grado di utilizzare al meglio il potenziale delle macchine, e così valorizzare il proprio investimento”.

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