venerdì, 26 Aprile, 2024
Ambiente

Confcooperative, svolta green o 1,6Mln di imprese a rischio

La sostenibilità per le imprese non è più una scelta, ma una strada obbligata. Senza una reale transizione ecologica, accompagnata dalla semplificazione burocratica, da tempi sostenibili e dalle giuste misure fiscali, sono a rischio nel nostro Paese 1,6 milioni di imprese che danno lavoro a 5,6 milioni di occupati.

“Le nostre cooperative nel solo 2021 hanno investito 1,2 miliardi di euro in sostenibilità (fonte Centro Studi Confcooperative). Le cooperative sul green sono pronte a investire di più, il PNRR può rappresentare ancora la benzina verde della transizione, ma occorrono misure di sostegno e soprattutto meno burocrazia per realizzare impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile in tempi più brevi (fonte Bilancio Sostenibilità Confcooperative)”. Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, commentando il focus Censis Confcooperative “Sostenibilità, investire oggi per crescere domani” presentato nel corso della Seconda Edizione della Giornata della Sostenibilità organizzata dall’associazione di categoria.

La quota di imprese totalmente green (attività di smaltimento e gestione rifiuti, distribuzione di elettricità e gas), riguarda un numero ancora ridotto: infatti, soltanto 16.354 imprese, che danno lavoro a 267.000 occupati, sono già in linea con i requisiti di un sistema ad emissioni zero previsti dagli standard UE. Sono oltre 932.000 le imprese che danno lavoro a poco meno di 2 milioni di lavoratori, pari all’11,6% dell’occupazione totale, e che rischiano di incorrere in considerevoli perdite finanziarie a seguito dei necessari investimenti per adattarsi alle strategie di un’economia a zero emissioni e sostenibile dal punto di vista ambientale. Rappresentano il 17,6% del totale.

Il “rischio” è da considerarsi medio per quelle 600.000 imprese che danno lavoro a 3,7 milioni di lavoratori di questi oltre 1,5 milioni nelle pmi. Imprese che appartengono al comparto manifatturiero, come ad esempio, il sistema moda, il sistema casa, la meccanica. In questo caso l’adeguamento dei processi produttivi per ridurre l’impatto ambientale delle attività obbliga comunque a investimenti rilevanti. Un fenomeno che riguarda oltre l’11% delle imprese italiane.

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