sabato, 20 Aprile, 2024
Economia

Seccia: “Mini BOT, scelta inutile e pericolosa”

“L’idea dei Mini BOT, è un errore dei sovranisti, la stessa Lega ha ritirato la proposta, con una improvvisa marcia indietro. La Flat Tax, invece, può essere utile, ma va studiata, vanno tutelate le fasce più deboli, i correttivi sono possibili e ci sarebbe un vantaggio per il ceto medio oggi in grave difficoltà. Io, invece, sarei molto attento a non navigare contro l’Europa, perché ne subiremo conseguenze dure”.

Lunga premessa nella intervista video alla Discussione, per Eugenio Seccia, commercialista, esperto in politiche e bandi Comunitari. Una ottima esperienza di amministratore nelle fila di Forza Italia, consulente ed esperto finanziario per piccole e medie imprese.

“I Mini BOT sono stati una boutade politica”, osserva Seccia ai microfoni de La Discussione, “nella Lega è stato necessario l’intervento autorevole di Giorgetti per riportare alcuni sovranisti con i piedi per terra.

I cosiddetti Mini BOT oltre ad essere inutili, è la via più sicura per escluderci dall’Europa e per metterci in un angolo. Siamo nel mirino per il deficit e le mancate politiche di contenimento del debito, quindi servono cautela e riforme serie, e chiare, e non certo espedienti finanziari”.

Sulla Flat Tax invece Seccia ricorda che c’è un margine ampio di possibilità e che il confronto anche con il Centrosinistra si può aprire sui contenuti. “Avremo un sistema di tassazione più semplice, meno invasivo ed enigmatico, che può dare respiro al ceto medio che in questi anni ha perso terreno”, ricorda Eugenio Seccia, “gli strati economicamente più fragili della popolazione, invece, potrà avere delle tutele.

È possibile in sede tecnica migliorare la Flat Tax riducendo l’impegno economico verso chi ha meno. Io credo che possiamo fare bene, il sistema attuale di tassazione va cambiato e lo sanno tutti che è farraginoso, vessatorio, impossibile da seguire”.

Infine una domanda sull’Europa. “Certo siamo indietro nei bandi, non riusciamo a spendere i fondi , c’è troppa burocrazia. Ma possiamo cambiare” auspica Eugenio Seccia “far sentire la nostra voce, avere autorevolezza. Dobbiamo restare e rafforzarci in Europa”.

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