venerdì, 19 Aprile, 2024
Società

Sacra Rota: Mariaconcetta La Morgia, l’avvocato Canonista dei Tribunali Ecclesiastici. L’importante ruolo di una donna all’interno della Chiesa

“Il mio ruolo nella Chiesa non è subalterno, ma è un ruolo determinante”. Efficiente quanto discreta, chi la conosce racconta della sua professionalità unita ad un senso di riservatezza unico, e non potrebbe essere diversamente, è lei l’avvocatessa ecclesiastica, il giudice ecclesiastico “ad actum” presso il Tribunale regionale di Chieti, la visiting professor, presso la Facoltà di diritto Canonico dell’Università pontificia Tommaso d’Aquino in Roma. MariaConcetta La Morgia è una donna che conosce il mondo delle regole Sante, dei rapporti etici e, anche quello delle cose che si mettono male, e allora é lei a far valere le buone ragioni rispetto a quelle del “male”. Nata sotto il segno dello Scorpione, in quell’angolo d’Abruzzo chiamato Lanciano, città di fiere, commerci, di splendidi luoghi di culto come le straordinarie chiese della Madonna del Ponte e del Miracolo Eucaristico, ci parla del suo lavoro, dell’impegno professionale, della figura di Papa Francesco e del suo universale “Messaggio di pace e misericordia”.

“La forza di una donna deriva anche dagli uomini  che hanno creduto in lei”, racconta dimostrando il suo talento di avvocatessa, che sa comprendere cosa tiene unito un rapporto di coppia, e cosa possa fare una donna quando ha accanto uomini che sanno darle forza e fiducia. Nei suoi racconti di adolescente, ci rivela, la prima figura che le diede piena fiducia fu proprio il padre, responsabilità e affetto pienamente contraccambiati. Ed è questa la spinta che riceve, che la proietta emotivamente e culturalmente molto avanti negli studi e nella professione di avvocato.

“Sono sempre stata sostenuta nelle scelte da mio padre, rafforzata da mio fratello Camillo di due anni più piccolo di me, avvocato, e, giudice ausiliario della Corte d’Appello a Roma e giudice tributario a Chieti, con cui da sempre ho avuto grande complicità”, racconta l’avvocatessa canonista. Una giovinezza, e fino all’età matura, contraddistinta dallo studio. “Finito il liceo scientifico iniziai a studiare giurisprudenza a Roma e nel 1979 mi laureai all’Università La Sapienza”, ricorda, “ho seguito dopo il liceo gli studi in giurisprudenza perché allora si pensava che questa facoltà avesse molti sbocchi lavorativi e quindi più possibilità”. Accanto allo studio c’è il suo impegno formativo dedicato alla Chiesa, al ruolo delle spiritualità, alla sensibilità etica dei rapporti tra uomo e donna, tra le sue azioni e la responsabilità non solo civile o penale, ma soprattutto verso la sfera religiosa, morale, dei rapporti interpersonali che sono dettati certamente da codici ma anche da regole etiche e spirituali.

“A 14 anni iniziai”, ci racconta MariaConcetta La Morgia, “come catechista, la religione per me ha da sempre avuto un ruolo importante nella mia formazione, mi specializzai in diritto canonico e subito dopo ho conseguito il dottorato di ricerca in diritto canonico, ad oggi sono docente presso l’Università pontificia S.Tommaso d’ Aquino nella facoltà di diritto canonico”. E ancora, studio, passione per le regole morali e la spiritualità la portano lontano, sempre più ad essere custode dei diritti e doveri etici e religiosi.

“Nel 2012 sono entrata in Sacra Rota, ufficio Matrimonio rato e non consumato”, spiega l’avvocatessa, “ossia il caso in cui il matrimonio non ha raggiunto la sua pienezza di sacramento, in questo caso non vi è annullamento ma una dispensa che il Pontefice concede alle coppie che hanno celebrato un matrimonio valido”. I riconoscimenti ottenuti la investono di responsabilità superiori, dove occorre una dote in più: la professionalità, il discernimento etico e tanto studio. Le viene assegnato l’incarico di difensore del vincolo nella Chiesa. “La donna è sempre più sensibile”, fa presente MariaConcetta La Morgia nell’illustrare il suo lavoro con quel filo di passione e orgoglio, “Il mio ruolo nella Chiesa non è subalterno, ma è un ruolo determinante. Quando si parla di Chiesa spesso si pensa al ruolo  di spicco degli uomini, ma anche molte donne rivestono ruoli significativi ed io ne sono l’esempio”. Il suo impegno è rivolto certo alle ragioni della coppia, della Chiesa ma anche tenendo ben in evidenza gli insegnamenti e la guida del Santo Padre.

“La Sacra Rota, ad oggi Rota Romana, è il tribunale d’Appello della Santa Sede, e con la nuova riforma di Papa Francesco”, ci spiega, “le cause passano ai tribunali diocesani o interdiocesani, o regionali; quindi da Roma passano nei distretti territoriali , da ciò ne deriva celerità ed economicita”. Un meccanismo di selezione, di attenzione e comprensione delle vicende di una coppia anche quando arriva al capolinea dell’effetto e dell’amore. C’è poi in MariaConcetta La Morgia, quella che riversa la sua attenzione personale, spirituale e professionale verso l’impegno etico e le riforme di Papa Francesco.

“Dopo anni di litigiosità anche nel mondo ecclesiastico”, osserva convinta,”Papa Francesco, sta lanciando il suo messaggio di pace.

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