venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

La pandemia ha contribuito a una riduzione dei consumi

I consumi di energia elettrica e di gas metano sono diminuiti a livello nazionale. Il consumo totale di energia (elettrica e gas metano) è diminuito del 5,4% rispetto all’anno precedente attestandosi a 75,2 tep per 100 abitanti.   Si è ridotta soprattutto la componente elettrica (-7,2%), e in misura minore quella del gas (-3,9%). Il calo dell’ultimo anno, che si inserisce in un trend discendente già in atto su tutto il territorio nazionale, è stato certamente accentuato dalla pandemia. È quanto emerge da un report dell’Istat. I consumi pro-capite sono più bassi nelle grandi città: nei capoluoghi metropolitani la media è di 65,1 tep per 100 abitanti (-5,8% sul 2019) contro gli 86,5 degli altri capoluoghi (-5,0%).

Nel 2020, le restrizioni dovute alla pandemia, con le conseguenti chiusure, hanno provocato un brusco calo della produzione dei rifiuti urbani, ma, fino al 2019, le politiche orientate al contenimento dei rifiuti attuate negli ultimi anni non avevano fatto registrare miglioramenti. Nel 2020, in tutta Italia sono state prodotte 28,9 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, il 3,6% in meno rispetto al 2019 (da 502,7 a 487 kg per abitante).

I rifiuti urbani prodotti nei comuni capoluogo ammontano a 9,9 milioni di tonnellate (-7,2% rispetto all’anno precedente), pari a 520 kg per abitante. Nell’anno della pandemia se, da un lato, è diminuita la produzione di rifiuti urbani, dall’altro c’è stato un rallentamento dei progressi ottenuti nella raccolta differenziata che, in tutta Italia, si attesta al 63% (con un incremento di 1,8 punti percentuali rispetto al 2019, decisamente inferiore a quello medio annuo registrato nel triennio precedente di 2,9 punti percentuali).

La quota di raccolta differenziata nei comuni capoluogo raggiunge il 52,5% (+0,8 punti percentuali sul 2019). Anche in questo caso l’incremento è nettamente inferiore rispetto a quello medio annuo del triennio precedente (+2,5 punti percentuali). I capoluoghi di città metropolitana raggiungono il 43,4% di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, registrando un decremento di 0,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente. I capoluoghi di provincia, invece, raggiungono il 62,5%, 1,7 punti percentuali in più rispetto al 2019. Ben otto dei 14 capoluoghi metropolitani hanno realizzato, nel 2020, quote inferiori di raccolta differenziata rispetto all’anno precedente.

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