venerdì, 26 Aprile, 2024
Società

Ancora forte l’eco del grido di Giovanni Paolo II

Monsignor Carmelo Ferraro, oggi Arcivescovo Emerito dell’Arcidiocesi di Agrigento, lo stesso che nel maggio del 93, invitò nella “sua” terra agrigentina Giovanni Paolo II, ne è convinto e lo mette per iscritto: “Il Parlamento della Legalità è la risposta vivente al grido di San Giovanni Paolo II”.

La storia l’ha già scritto. Il Papa Polacco arriva nella Valle dei Templi e nell’immenso spiazzale di Piano San Gregorio ad attenderlo un fiume di giovani. Prima di iniziare la celebrazione della Santa Messa monsignor Carmelo Ferraro presenta (privatamente) al Papa i genitori del giudice Rosario Livatino, assassinato dalla mafia. Fra le mani i genitori portano l’agenda del giudice “ragazzino” con la scritta “Sub tutela Dei”. Il Papa vede e rimane stravolto da tanto dolore e dalla fede. Al termine della Celebrazione Eucaristica ecco il monito “antimafia”: “Basta mafia – lo dico ai responsabili, Convertitevi, verrà una volta il giudizio di Dio”.

Intervistato da un giornalista della nota trasmissione domenicale di “A Sua Immagine”, alla domanda “Eccellenza il grido del Papa ha prodotto qualcosa?” monsignor Carmelo Ferraro non tentenna minimamente e afferma convintamente “Sì, la nascita del Parlamento della Legalità”. Dopo anni ecco arrivare a Piano San Gregorio lo staff di presidenza, con il suo presidente Nicolò Mannino (stimatissimo da monsignor Ferraro) insieme al vice presidente Salvatore Sardisco, la coordinatrice del movimento in Agrigento e provincia Antonella Zambuto e tanti giovani. Commosso e felice monsignor Carmelo Ferraro abbraccia Nicolò Mannino e tutti i presenti e sul banner del Parlamento della Legalità Internazionale scrive di suo pugno “A voi che siete la risposta vivente al grido di San Giovanni Paolo II”.

Da sottolineare che dopo, con lettera datata otto settembre 1994 lo stesso Giovanni Paolo II invierà a Nicolò Mannino una lettera dove lo “esorta a proseguire con fermezza nell’impegno per il bene di questa terra, assicurando la sua preghiera e la sua benedizione”. Ecco perché il Parlamento della Legalità ogni 9 maggio celebra il suo compleanno, indirizzando cuore e preghiere a San Giovani Paolo II affinché il cammino del movimento produca sempre e solo i “Progetti” di pace, solidarietà e fratellanza che sono richiamati nelle beatitudini. Oggi a Piano San Gregorio, una targa di marmo posta dal Parlamento della Legalità internazionale con una dedica affettuosa a San Giovanni Paolo II e un cero esagonale rivestito di mattonelle colorate realizzato grazie a un progetto culturale tra il movimento e i detenuti del carcere palermitano del “Pagliarelli”. Segni indelebili di u cammino di fede e di riscatto”.

 

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