giovedì, 25 Aprile, 2024
Lavoro

Covid, cresce trasmissibilità e occupazione in area medica

Nuova settimana con i dati Covid in crescita. A certificarlo la cabina di regia attraverso il proprio monitoraggio settimanale. “In aumento la trasmissibilità, l’incidenza ed il tasso di occupazione dei posti letto in area medica, mentre si continua a osservare una diminuzione del numero di persone ricoverate in terapia intensiva”, si legge nel report. La cabina di regia ribadisce “la necessità di rispettare le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, in particolare il distanziamento interpersonale, l’uso della mascherina, l’aereazione dei locali, l’igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembrament”.

“L’elevata copertura vaccinale in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni – si legge ancora – il completamento dei cicli di vaccinazione e il mantenimento di un’elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia”. A confermare l’incremento dei casi Covid in Italia anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro nella sua consueta video-analisi del venerdì. “Il valore dell’incidenza per 100 mila abitanti è di 848. L’Rt si colloca sopra la soglia epidemica sia per quanto riguarda i pazienti sintomatici sia per quanto riguarda le ospedalizzazioni.
In tutte le regioni il valore è sopra la soglia epidemica, con alcune regioni dove il limite più basso include l’1, e tutte le ragioni tranne tre si caratterizzano dall’incremento dei nuovi casi”.

Secondo Brusaferro “le fasce di età più giovani sono quelle dove la circolazione si mantiene più elevata”. Sul fronte ospedaliero “nella terapia intensiva il tasso di occupazione scende al 4,5%, dal 4,8 della precedente settimana, per quanto riguarda l’area medica c’è una lieve crescita; dal 12,9% al 13,9%. Il dato sulle vaccinazioni – osserva il presidente Iss – è abbastanza stabile, con la percentuale di chi, specialmente gli anziani, si è sottoposto alla dose booster che è molto elevata. Ma il numero di persone che non ha iniziato il ciclo vaccinale è stabile”. Anche Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute esprime preoccupazione. “Questa settimana tende ancora a salire l’incidenza nel nostro Paese. Anche l’Rt mostra una tendenza alla crescita, siamo a 1,12, al di sopra dell’unità. C’è una tendenza seppur lieve della crescita dei ricoveri nei reparti ordinari ma fortunatamente tendono a decongestionarsi le terapie intensive”.

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