sabato, 27 Aprile, 2024
Salute

Disturbi alimentari, in aumento i casi dopo il covid

L’Associazione Erika Onlus, che opera nel contesto del Centro per la cura dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione del Niguarda di Milano, intensifica il proprio impegno a tutela dei giovani che ne sono affetti. Nel corso del 2022, infatti, verranno implementati gli interventi clinici psicologici specificatamente rivolti a ragazzi con esordio recente di malattia, al fine di velocizzare le cure e prevenire l’aggravio della patologia. L’annuncio arriva in occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, una ricorrenza che da più di 10 anni mira a incrementare l’attenzione della popolazione italiana intorno alla problematica dei disturbi alimentari, ingiustamente sottovalutati. A rendere possibile questo risultato hanno contribuito in misura determinante i fondi – oltre 28.000 euro – raccolti grazie al progetto della mostra fotografica “Ri-scatti.
Fino a farmi scomparire”, al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano dal 15 al 24 ottobre 2021.

Il progetto ha avuto grande importanza per i ragazzi che vi hanno partecipato direttamente, portati a una narrazione artistica e trasformativa della propria esperienza di malattia.
Sul medio periodo la raccolta fondi ottenuta dal progetto Ri-scatti con la vendita delle fotografie realizzate dai partecipanti al corso ed esposte nella mostra al PAC consentirà all’Associazione Erika Onlus di intensificare le attività cliniche effettuate nel contesto del Centro per la Cura dei DA dell’Ospedale Niguarda, attività rivolte sia ai familiari sia ai pazienti. Nei prossimi mesi, inoltre, sarà avviato il progetto “Gruppo del tempo di mezzo”, rivolto ai familiari di ragazzi/e in lista d’attesa per la presa in carico nei percorsi di cure più intensivi. Il progetto nasce dal bisogno di sostenere le famiglie nell’affrontare le criticità di un momento molto delicato per la famiglia, ovvero quello della gestione di una malattia ormai grave, nel passaggio da una “gestione a domicilio” del ragazzo all’attesa del ricovero ospedaliero. Tempo di mezzo, appunto, che da tempo di angosciosa attesa può divenire un tempo di iniziali cure rivolte all’ambiente familiare nella sua globalità.

Sarà confermato workshop di fotografia, lascito dell’incontro con l’associazione Ri-scatti Onlus, per permettere ai giovani in percorsi di cure ospedaliere di continuare a raccontarsi attraverso la macchina fotografica, mantenendo viva la curiosità per un’esperienza formativa e ricreativa che spesso diviene il ponte da cui affacciarsi oltre la condizione di ammalato in una identità arricchita dall’esperienza della malattia e dal lungo viaggio costituito dalle cure. Un impegno a 360 gradi che non può non tenere conto dell’aggravarsi dell’incidenza di questo tipo di disturbi anche a causa della pandemia.

L’esplosione dell’epidemia da Covid 19 e le relative misure di contenimento, infatti, hanno portato a un impatto sulla salute mentale della popolazione giovanile ancora poco documentabile in letteratura. Tuttavia è esperienza dei clinici l’incremento di richieste di primi contatti presso i servizi specialistici per Disturbi Alimentari, sia come effetto della riduzione dell’offerta di cure durante un vasto periodo del 2020, sia come possibile effetto nel medio periodo delle restrizioni sociali, scolastiche e lavorative. Alcuni studi documentano l’aggravio dei sintomi in pazienti già affetti, il timore di ricadute nella popolazione già in cura per DA, l’incremento di ospedalizzazioni per anoressia in età infantile, l’incremento di comportamenti a rischio sia di tipo restrittivo che di binge eating nella popolazione generale.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Discoteche 50%. Stadi 75%. Cinema e teatri 100%. Governo unanime

Angelica Bianco

Assoporti: vaccinazioni, ora diamo priorità anche ai lavoratori portuali

Paolo Fruncillo

Inps, da inizio emergenza covid 6,56 mld di ore Cig, ma meno 35% nel 2021

Anna Garofalo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.