venerdì, 29 Marzo, 2024
Politica

Leopolda, Renzi: “Italia Viva c’è”

Camicia bianca, cravatta nera, capello con piccola frangetta e ciocca centrale “vertigine” a mo di capo alla Cesare Augusto. Matteo Renzi, leader di Italia Viva sfoggia il suo look Obamiano da comizio, davanti alla traboccante folla dei “renziani” di Iv spara tutte le sue cartucce, così: donne protagoniste, giovani protagonisti, Italia protagonista, Europa protagonista, imprese protagoniste; niente tasse, niente “masochismo” che poi sarebbe per Renzi la pratica dell’ortodossia salviniana e del Centrodestra. Dal mega palco della X Leopolda “il Renzi” sgancia la bomba del suo progetto elettorale: “Vogliamo arrivare come minimo sindacale in doppia cifra”.

La folla applaude, urla femminili si levano in un acuto “Italia Viva”, “Italia Viva”. Di fronte ad un pubblico così caldo ed eccitato il Renzi “comunicatore” ci da sotto a spiegare cosa farà. “Questa legislatura eleggerà il presidente della Repubblica”, ricorda facendo già prefigurare il ruolo che avrà lui nel far ballare un po’ tutti, “il cui mandato scade a gennaio 2022. Il ruolo del Quirinale è un ruolo chiave. Se rimane questa legislatura in vita il presidente che ci accompagnerà fino al 2029 sarà espressione di forze politiche che credono nell’Europa, non mettono in discussione l’euro, non affollano le piazze circondati da Casapound, che mette in discussione valori costituzionali e la memoria condivisa”.

Chiuso il capito Quirinale c’è quello che gli piace di più: l’attacco al centro destra Salvini-Meloni-Casapound, e flertare simpaticamente con Silvio Berlusconi e gli scontenti di Forza Italia, che in fondo lo ha sempre considerato un promette giovane leader. “A San Giovanni ieri è finito un modello culturale di centrodestra”, attacca Renzi nel chiosare la manifestazione romana di Salvini, Berlusconi e Meloni, “che io non ho mai votato, e Berlusconi non ha mai votato la fiducia a me, ma ha rappresentato per 25 anni un modello che aveva distorsioni, ma ha cercato di rappresentare l’area liberale del Paese. Ieri Salvini ha preso le redini, capisco il disagio di dirigenti e militanti di Forza Italia.

A chi crede che c’è spazio per un’area liberale e democratica dico venga a darci una mano. Italia Viva è aperta”. Insomma Iv è il grande cantiere, (immagine e metafora che è una sorta di fissa della sinistra inaugurata da Prodi) “Vogliamo offrire”, promette il leader di Iv “uno spazio a chi non crede nella casa dei sovranisti e non sta in un disegno strutturale di alleanza tra Pd e M5S. Noi non la faremo quella alleanza perché il nostro mondo è diverso, non è casa nostra”. Mondi diversi, lontani, lontanissimi anni luce dal Matteo Salvini che viene dipinto a tinte fosche da Renzi. Ma in Politica tutto può cambiare così anche “lui” ad un certo punto ha cambiato idea, una inversione – racconta – per salvare il Paese.

“Di fronte al diktat di Salvini”, ricorda Renzi, “dal Papeete potevamo assecondare il suo disegno perverso per mettere le mani sul Quirinale e accettare qualche spruzzatina di novità da qualcuno su liste elettorali. Ma il Paese sarebbe finito nelle mani dei sovranisti e saremmo usciti dall’euro. L’alternativa a questo era fare politica,mentre loro chiamano coerenza quel che noi chiamiamo masochismo. Sì, ho cambiato idea per salvare l’Italia da Salvini e dal salvinismo e lo rivendico”. Poi la frase ad effetto che colpisce il cuore politico del detestato Matteo Salvini, “Goditi il Papeete, che a governare pensiamo noi”, ed è subito visibilio, il pubblico osanna e ritma “Renzi”, “Renzi”

La folla ondeggia, il vociare sovrasta tutto e tutti : Matteo Renzi è così incoronato il padre fondatore di Italia Viva, i militanti si sentono protagonisti di un evento e la kermesse renziana della X Leopolda, ha fine tra i saluti, strette di mano, abbracci, lacrime. È tutto un tripudio, una emozione trascinante. Renzi dal palco saluta, manda baci. Ed è subito girandola di commenti. La ministra Teresa Bellanova abito giallo girasole, capelli anche lei stile frangetta renziana spara una botta forse un po’ troppo ingenerosa verso i suoi ex dirigenti Pd. “Non potevamo starci più perché c’erano troppe guerre, troppe bande armate”.

La Discussione chiede alla ministra Bellanova “Italia Viva sarà il nuovo centro?”, lei fa fatica a capire si china e risponde “Centristi? Noi siamo riformisti” stessa domanda a Renzi e Boschi che però non riescono a rispondere perché l’onda amica dei militanti li sposta portandoli lontani.
“Quando si presenterà Italia Viva alle elezioni?”, chiedono a Ettore Rosato, “sicuramente nel 2023 dopodiché, strada facendo decideremo”. È ancora, “Renzi vuole fare il premier? Fantasie”, risponde Rosato, “fa bene il senatore e il leader di un partito, con la capacità di condizionare gli eventi politici, la caratteristica di un leader, come ha fatto ad agosto”.

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