venerdì, 26 Aprile, 2024
Cultura

Franceschini: “La cultura promuove l’ambiente”

Dobbiamo smetterla di consumare suolo pubblico data l’enorme quantità di territorio da riusare o da rigenerare che abbiamo nel nostro Paese, dando spazio a innovazione e nuova architettura. Anche questo è un modo di affrontare i problemi legati al clima e al rispetto ambientale secondo il ministro della Cultura, Dario Franceschini che ne ha parlato nel corso di un’audizione al Senato sull’impatto dei cambiamenti climatici sui beni culturali: “Dobbiamo rompere il tabù sulla possibilità di inserire l’architettura contemporanea nei centri storici. La bellezza del nostro territorio e delle nostre città sta proprio negli stili sovrapposti l’uno all’altro nel corso dei millenni”.
La cultura come mezzo per la promozione ambientale
Anche dalle politiche culturali, quindi, possono arrivare contributi al contrasto dei cambiamenti climatici. “Siti archeologici e monumenti, sistemi di conoscenza e saperi tradizionali delle comunità locali – ha sottolineato il ministro – custodiscono preziose testimonianze di come le popolazioni che ci hanno preceduto si sono adattate nel tempo ai cambiamenti climatici. Soluzioni alle quali oggi l’umanità può attingere”. Non solo, musei e istituzioni culturali possono trasformarsi in attori fondamentali per sensibilizzare i loro pubblici verso comportamenti ecosostenibili. “La cultura è una strada maestra per indirizzare e responsabilizzare i nostri comportamenti perché siano più rispettosi dell’ambiente. Nella ministeriale G20 Cultura ci siamo impegnati a prendere azioni forti, coraggiose e durevoli per promuovere questo suo ruolo”.
La tecnologia a sostegno di restauri eco-sostenibili
Le nuove tecnologie, incentivate dal Piano di investimenti dedicato alla cultura nell’ambito dei fondi per la ripartenza e resilienza, offrono molte opportunità. Oltre alla digitalizzazione del settore, all’inclusività e alla riduzione dell’impatto ambientale dei luoghi della cultura, grazie al PNRR sarà possibile valorizzare quelle istituzioni o aziende che realizzino modelli virtuosi per l’efficientamento energetico di musei, siti culturali e cinema, interventi di restauro e riqualificazione dell’edilizia rurale, rigenerazione di parchi e giardini storici e formazione degli operatori della cultura. Il ministro ha ricordato che alcuni esempi concreti in questi giorni si possono ammirare alla Biennale di Venezia, in una edizione particolarmente riuscita.
Manutenzione programmata dei beni culturali e tutela del paesaggio
Secondo Franceschini, recupero e restauro sono attività intrinsecamente sostenibili, perché risparmiano suolo e risorse naturali ed energetiche, rispettando l’ambiente: “Nella prossima legge di bilancio chiederò di rifinanziare 100 milioni di euro per intervenire sulla manutenzione cosicché le soprintendenze abbiamo una risorsa stabile per poterla programmare. Le nostre soprintendenze hanno dei piani ma molto spesso non ci sono risorse stabili”. Quanto alla tutela del paesaggio, il PNRR ha introdotto la soprintendenza speciale che interviene in caso di progetti o interventi a cavallo di più territori, una risorsa in più e non una limitazione delle autorità già esistenti. “Il ministero si è rafforzato con la soprintendenza speciale al fine di assicurare che ogni progetto sia valutato attentamente. Ovviamente, anche riguardo all’aspetto specifico derivante dai cambiamenti climatici”.
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