Festa della vaccinazione alla Centro islamico a Messina a Villa Garufi, si tratta della prima comunità in Italia dove si è proceduto alla somministrazione delle dosi all’interno della sede in un clima di accoglienza e rispetto. “Siamo molto soddisfatti della partecipazione da parte della comunità islamica – spiega Alberto Firenze commissario per l’emergenza Covid 19 si Messina – che con grande sensibilità per il tema della sanità pubblica e un grande senso di appartenenza sono stati disponibili a dare il loro contributo per uscire tutti insieme al più presto da questa pandemia.
Dopo durissimi mesi si accende finalmente una luce di speranza sul futuro. Il vaccino, proteggere se stessi e gli altri, in particolare le persone con maggiori fragilità e i più anziani. Bisogna andare tutti nella stessa direzione per far sì che i contagi si fermino e ci si possa lasciare alle spalle questo periodo così complicato.
In questo contesto l’adesione della comunità islamica è stata accolta molto favorevolmente e può essere di esempio per tutti. È fondamentale coltivare con la medesima intensità un sentimento di fiducia nella capacità della scienza di debellare questo male, al di là di ogni appartenenza religiosa e di ogni identità”.
Mohamed Refaat presidente del Centro Islamico di Messina ha sottolineato: “Voglio ringraziare l’ufficio Covid e l’Asp di Messina perché hanno accolto subito la nostra richiesta. Noi abbiamo circa 200 fedeli che frequentano la preghiera del venerdì e il 35 percento non è vaccinato.
Abbiamo diffuso la notizia della vaccinazione anche tra le persone del Banco Alimentare e agli altri immigrati anche non mussulmani, spiegando che esisteva questa importante possibilità oggi qui nel nostro Centro. Noi saremo a fianco dell’Asp e dell’ufficio Covid 19 per cercare di sensibilizzare più persone possibili e combattere la pandemia”. D’accordo anche la portavoce del Centro Islamico di Messina Imam Sadeq che ha aggiunto: “Questo di oggi è un importante simbolo di integrazione ringraziamo anche la comunità messinese che ci ha accolto da 20 anni con grande sensibilità”.