Il caso Epstein torna a scuotere le fondamenta dell’élite americana. In un’intervista riservata con il vice procuratore generale Todd Blanche, Ghislaine Maxwell ha rivelato i nomi di cento persone legate al finanziere pedofilo Jeffrey Epstein, morto in circostanze controverse nel 2019. La donna, condannata a vent’anni per traffico sessuale di minorenni, punta ora a ottenere la grazia presidenziale. Tra i nomi emersi, quello di Donald Trump ha catalizzato l’attenzione mediatica. L’ex presidente ha dichiarato di “non essere mai stato informato che il suo nome fosse nei file dell’inchiesta”, smentendo ogni coinvolgimento e definendo lo scandalo “una caccia alle streghe orchestrata dalla sinistra radicale”. Secondo il legale di Maxwell, David Oscar Markus, la sua assistita ha risposto “a ogni singola domanda” durante due giorni di colloqui presso il tribunale federale di Tallahassee. “La verità verrà fuori”, ha assicurato l’avvocato, lasciando intendere che la collaborazione potrebbe portare a nuovi sviluppi giudiziari. La lista, ancora riservata, conterrebbe nomi di imprenditori, politici, celebrità e membri dell’alta finanza. Tra i citati, secondo indiscrezioni, figurerebbero Leon Black, Vera Wang e Mort Zuckerman. Il Wall Street Journal ha inoltre rivelato che Trump avrebbe ricevuto un briefing sull’argomento già a maggio dalla procuratrice generale Pam Bondi. Maxwell, considerata l’architetta della rete di sfruttamento sessuale costruita da Epstein, sembra ora disposta a collaborare per ottenere benefici legali. Ma l’opposizione denuncia un possibile conflitto d’interessi, temendo uno scambio di favori tra la detenuta e l’ex presidente. La Corte Suprema dovrà esprimersi nei prossimi mesi sull’appello presentato da Maxwell. Intanto, l’America osserva con crescente inquietudine: la rete di Epstein potrebbe essere più vasta e più compromettente di quanto si sia mai immaginato.