mercoledì, 23 Luglio, 2025
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Mattarella: “La Nato è presidio di libertà”

Al Quirinale il Capo dello Stato riceve l’Assemblea Parlamentare nel 70esimo anniversario della sua nascita per un richiamo forte alla difesa dei valori comuni contro le nuove minacce. Oggi il Presidente compie 84 anni

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con una delegazione dell’Assemblea Parlamentare della NATO, nel 70° anniversario di costituzione
Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’incontro con una delegazione dell’Assemblea Parlamentare della NATO, nel 70° anniversario di costituzione

Un messaggio forte è arrivato ieri dal Colle più alto della Repubblica, dove il Presidente Sergio Mattarella (che oggi compie 84 anni) ha accolto una delegazione dell’Assemblea Parlamentare della Nato in occasione del 70esimo anniversario della sua costituzione. Un’occasione di certo importante, in un momento segnato da tensioni geopolitiche, per riaffermare il ruolo imprescindibile dell’Alleanza Atlantica nel garantire sicurezza, stabilità e libertà. “Da oltre 75 anni la Nato è fondamento della sicurezza e della libertà dei nostri popoli” sono state le prima parole del Capo dello Stato che ha indicato nell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord un ancoraggio saldo nel mare in tempesta delle relazioni internazionali contemporanee. Parole che non solo celebrano il passato, ma che tracciano una linea di condotta per il futuro.
Il Presidente ha sottolineato come il successo ottenuto alla fine della Guerra Fredda sembri ormai alle spalle, quasi archiviato. Alcune leadership mondiali, ha spiegato agli astanti, avrebbero abbandonato la costruzione di un ordine internazionale giusto e sicuro, cedendo alla tentazione di antistoriche politiche di potenza. Un ritorno a logiche passate, con il rischio di compromettere le fondamenta stesse del multilateralismo e della cooperazione.

La sfida attuale

L’analisi di Mattarella ha toccato il cuore della sfida attuale: la brutale aggressione russa ai danni dell’Ucraina. Un atto grave, definito inaccettabile, che ha costretto l’Alleanza a rafforzare con urgenza il proprio assetto politico e strategico. L’adesione di nuovi membri, anche provenienti da storiche posizioni di neutralità, ne rappresenta un segnale concreto. In questo cammino l’Italia ha offerto un contributo costante, con la dimostrazione di fedeltà ai valori fondanti dell’Alleanza. Il Presidente ha ricordato come la Repubblica italiana, in ogni fase dell’evoluzione della Nato, abbia assicurato il proprio apporto in maniera convinta e responsabile. Un impegno ribadito nel tempo, anche durante le esperienze istituzionali vissute dallo stesso Mattarella.
“Ho fatto parte della rappresentanza del Parlamento italiano presso questa Assemblea parlamentare, tra il 2001 e il 2006, dopo il mio incarico di Ministro della Difesa” ha quindi aggiunto con parole che conferiscono peso personale all’intervento. Un testimone diretto della funzione svolta dalla dimensione parlamentare della Nato, che ha saputo trasformarsi da laboratorio di dialogo durante la Guerra Fredda a istituzione stabile, oggi capace di unire diverse sensibilità politiche nel nome di valori comuni. Un milione di cittadini rappresentati, un ponte transatlantico fatto di idee, confronto e responsabilità condivisa.

Assemblea Parlamentare

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con una delegazione dell’Assemblea Parlamentare della NATO, nel 70° anniversario di costituzione
Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’incontro con una delegazione dell’Assemblea Parlamentare della NATO, nel 70° anniversario di costituzione

Mattarella ha dedicato un passaggio importante proprio al ruolo dell’Assemblea Parlamentare, vista non come semplice cornice formale, ma come presidio democratico essenziale. Ha ricordato l’assenza iniziale di uno strumento di rappresentanza parlamentare all’interno del Trattato dell’Atlantico del Nord, a differenza di quanto ipotizzato per la Comunità Europea di Difesa. Ma la creazione dell’Assemblea si è rivelata scelta saggia e necessaria: “Non si può concepire una democrazia senza sicurezza, né sicurezza senza democrazia. Né una difesa militare senza piena legittimità democratica”. Una frase con la quale il Capo dello Stato ha offerto una sintesi incisiva dell’equilibrio che deve guidare ogni alleanza: protezione armata e trasparenza democratica, fermezza e legittimazione popolare. Nessuna alleanza militare può infatti sopravvivere a lungo senza l’adesione convinta dei cittadini e dei loro rappresentanti.

Stabilità europea

Mattarella ha inoltre ribadito l’esigenza, oggi più che mai, di concentrare l’attenzione sulla stabilità del continente europeo. Il ruolo della Nato, infatti, non si esaurisce per il Presidente in uno scacchiere globale astratto, ma si radica nelle dinamiche concrete del vecchio continente. L’Europa, epicentro di due guerre mondiali e crocevia di equilibri globali, deve restare al centro dell’azione politica dell’Alleanza. “La Nato è stata un forte elemento di stabilità e di garanzia di pace in Europa e, per continuare a farlo, deve essere concentrata sulla sua azione nel continente” ha quindi aggiunto per un appello che non riguarda solo le cancellerie o i vertici militari, ma coinvolge anche le opinioni pubbliche, i parlamenti nazionali e le nuove generazioni. Custodire l’eredità della pace non può ridursi a esercizio retorico: richiede impegno concreto, vigilanza costante e capacità di adattamento, il senso del discorso.
Il Presidente ha infine rivolto parole di augurio all’Assemblea Parlamentare della Nato per il traguardo raggiunto, con l’auspicio che essa continui a rappresentare una bussola per le democrazie occidentali. Una bussola che orienta le scelte verso l’unità, la giustizia, la sicurezza condivisa.

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