Russia e Corea del Nord hanno avviato la costruzione di un nuovo ponte stradale sul fiume Tumen, un’infrastruttura che, secondo i governi di Mosca e Pyongyang, rappresenterà un’importante svolta nelle relazioni economiche tra i due Paesi. Il progetto, annunciato ufficialmente durante una cerimonia congiunta, è stato descritto come un simbolo di amicizia e collaborazione strategica. Attualmente, l’unico collegamento terrestre tra Russia e Corea del Nord è un ponte ferroviario di epoca sovietica, la cui capacità è ormai insufficiente per sostenere l’incremento degli scambi commerciali. Il nuovo ponte stradale, lungo circa 850 metri, permetterà di facilitare il trasporto di merci e persone, riducendo i costi logistici e migliorando l’efficienza delle operazioni transfrontaliere. Secondo il primo ministro russo Mikhail Mishustin, l’infrastruttura contribuirà ad aumentare significativamente il volume degli scambi commerciali e a garantire forniture più stabili di prodotti tra i due Paesi. Anche la Corea del Nord ha accolto con entusiasmo il progetto, definendolo un “monumento storico ed eterno” che simboleggia le indissolubili relazioni tra Mosca e Pyongyang. La costruzione del ponte è stata concordata nel 2024, durante la visita del presidente russo Vladimir Putin in Corea del Nord. Il completamento dell’opera è previsto entro l’estate del 2026. L’infrastruttura potrebbe avere un impatto significativo sul commercio regionale, favorendo l’integrazione economica e aprendo nuove opportunità per le imprese di entrambi i Paesi. Tuttavia, resta da vedere come la comunità internazionale reagirà a questa nuova iniziativa, considerando le tensioni geopolitiche che circondano la Corea del Nord e la Russia. Il ponte sul fiume Tumen è un tassello fondamentale nella strategia di cooperazione tra Mosca e Pyongyang. Con il suo completamento, le relazioni economiche tra i due Paesi potrebbero entrare in una nuova fase, con effetti che potrebbero estendersi oltre i confini regionali.
