mercoledì, 23 Ottobre, 2024
Esteri

Ucraina nella Nato, Zelensky accusa: “La Germania ha paura”. Putin incontrerà Guterres e Xi

Ue e Londra: nuovi pacchetti per Kiev

Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin, ieri in visita a Kiev, non ha commentato durante il suo viaggio la richiesta ucraina che gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia, ovvero i tre paesi che inviano all’Ucraina missili a più lunga gittata,consentano di colpire obiettivi militari all’interno della Federazione Russa. La richiesta di Kiev finora non è stata accolta, ma sta iniziando a ricevere maggiore sostegno economico per aumentare la produzione di armi proprie, con le quali già attacca frequentemente basi aeree, depositi di carburante e raffinerie in territorio russo. Infatti, dopo aver ricevuto Austin al Palazzo Marinsky di Kiev,il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso alla nazione ieri sera ha annunciato che gli Stati Uniti contribuiranno con “un pacchetto separato del valore di 800 milioni di dollari per finanziare la produzione di droni ucraini”. Oltre a questi,Zelensky ha menzionato nel suo discorso anche i 400 milioni di dollari in munizioni, attrezzature militari e armamenti promessida Austin.

Zelensky: negoziati “dipenderanno” dalle elezioni statunitensi “A mio parere” ha dichiarato ieri Zelensky a un gruppo di giornalisti, la possibilità di avviare negoziati di pace con la Russia, “dipende innanzitutto dalle elezioni negli Stati Uniti”, previste per il 5 novembre.

Ue: prestito da 35mld a Kiev

Il Parlamento europeo ha approvato ieri, con 518 voti favorevoli, 56 contrari e 61 astensioni, la nuova assistenza macrofinanziaria (Amf) all’Ucraina, un prestito fino a 35 miliardi di euro da rimborsare con le future entrate derivate da beni russi congelati. Il prestito approvato dall’Eurocamera fa parte di un pacchetto del G7 concordato lo scorso giugno per fornire fino a 50 miliardi di dollari di sostegno finanziario al Paese. Il Consiglio Ue ha annunciato che adotterà formalmente il regolamento sui prestiti mediante procedura scritta dopo il voto di ieri. Il nuovo meccanismo di prestiti all’Ucraina metterà a disposizione le future entrate provenienti dai beni congelati della Banca centrale russa situati nell’Ue. Questi fondi aiuteranno l’Ucraina a rimborsare il prestito all’Ue e ad altri altri partner del G7. I nuovi fondi saranno erogati fino alla fine del 2025, e sono soggetti al “costante impegno dell’Ucraina a sostenere meccanismi democratici efficaci, a rispettare i diritti umani”.

Von der Leyen, denaro per pagare il caos causato dalla Russia

“Grazie al Parlamento europeo per aver sostenuto la nostra proposta di un prestito fino a 35 miliardi di euro all’Ucraina. Si tratta di denaro che sosterrà lo Stato ucraino mentre lotta per la sopravvivenza. Si tratta di denaro proveniente dai beni congelati della Russia, utilizzato per pagare il caos da essa causato. Come dovrebbe essere”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Londra: 2,7 mld euro a Kiev provenienti da profitti di beni russi

Anche la Gran Bretagna erogherà all’Ucraina un prestito del valore di 2,26 miliardi di sterline (2,7 miliardi di euro), garantito dai profitti derivanti dai beni russi congelati. I fondi costituiscono il contributo britannico all’iniziativa del G7 di concedere a Kiev un prestito di 50 miliardi di dollari entro la fine dell’anno, che verrà rimborsato utilizzando gli interessi derivanti da miliardi di dollari di beni russi congelati. Il prestito del Regno Unito sarà destinato alle spese militari dell’Ucraina. Kiev potrà investire in equipaggiamenti chiave per combattere la Russia, come artiglieria, difesa aerea e un più ampio supporto all’equipaggiamento. “Questo nuovo denaro è nell’interesse nazionale della Gran Bretagna perchè la prima linea della nostra difesa, la difesa della nostra democrazia e dei nostri valori condivisi, è nelle trincee ucraine”, ha affermato Rachel Reeves, cancelliere dello scacchiere britannico.

Russia convoca ambasciatore tedesco su apertura base Nato

In seguito all’apertura di una nuova base della Nato nel Mar Baltico, inaugurata ieri dalla Germania che ne è al comando, alloscopo dichiarato di coordinare le forze degli Stati membri dell’area contro le minacce provenienti dalla Russia, Mosca ha convocato l’ambasciatore tedesco per protestare. “L’ambasciatore tedesco a Mosca è stato convocato presso il ministero degli Esteri russo al quale è stata presentata una forte protesta”, ha dichiarato la diplomazia russa in un comunicato.

Zelensky, ‘Berlino teme la reazione russa se Kiev nella Nato’

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la Germania “teme” la reazione della Russia se Kiev fosse invitata a far parte della Nato. “È un dato di fatto che la parte tedesca è scettica riguardo alla nostra adesione alla Nato”, ha dichiarato Zelensky ai giornalisti. “Hanno paura della questione Nato-Germania in termini di reazione russa”.

Putin incontra Xi: “Le relazioni russo-cinesi un modello, rafforzeremo cooperazione”

Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il suo omologo cinese, Xi Jinping al vertice Brics a Kazan, in Russia. L’occasione ha permesso al presidente russo di ribadire la solidità delle relazioni tra i due paesi. Le relazioni tra Russia e Cina, ha detto Putin, “sono diventate un modello di come dovrebbero essere costruite le relazioni tra gli Stati nel mondo moderno”. La Russia, ha continuato, intende rafforzare ulteriormente la cooperazione con la Cina “su tutte le piattaforme internazionali al fine di garantre la sicurezza globale e un ordine mondiale giusto”.

Putin incontrerà Guteerres

Il Cremlino ha annunciato che il Presidente russo Vladimir Putin incontrerà giovedì il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per discutere del conflitto in Ucraina. Si tratta del primo viaggio del capo delle Nazioni Unite in Russia in più di due anni. L’incontro si svolgerà a margine del vertice dei BRICS nella città russa di Kazan, un forum che Mosca spera di utilizzare per dimostrare all’Occidente che i tentativi di isolare la Russia dopo l’offensiva in Ucraina sono falliti. “Si prevede che, insieme alle attività dell’ONU, si affronteranno questioni di attualità nell’agenda internazionale, tra cui la crisi in Medio Oriente e la situazione in Ucraina”, si legge in una nota del Cremlino. L’ONU non ha confermato l’incontro previsto e l’Ucraina ha fortemente criticato la decisione di Guterres di incontrare Putin.

La Nord Corea nega di aver fornito truppe a Mosca

La Corea del Nord ha negato di aver fornito alla Russia truppe che potrebbero essere mobilitate nel conflitto in Ucraina: “voci senza fondamento”, ha commentato un rappresentante di Pyongyang a una sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nella tarda serata di lunedì a New York. “Per quanto riguarda la cosiddetta cooperazione militare con la Russia, la mia delegazione non sente il bisogno di commentare queste voci stereotipate e prive di fondamento”, ha dichiarato. Le affermazioni di Seul “mirano a infangare l’immagine della Repubblica Popolare Democratica di Corea e a minare le relazioni legittime, amichevoli e cooperative tra due Stati sovrani”.

Seul potrebbe inviare militari in Ucraina

Per questo, secondo un’indiscrezione del settimanale statunitense Newsweek, la Corea del Sud potrebbe inviare personale militare e di intelligence in Ucraina dopo che il Nord ha inviato truppe a sostegno della Russia. Secondo un funzionario dell’intelligence di Seul citato da Newsweek, il governo e le forze armate della Corea del Sud “stanno esaminando un piano per inviare in Ucraina un numero appropriato di personale, compresi ufficiali di intelligence (specializzati nella Corea del Nord) ed esperti di tattiche nemiche”. Il personale sudcoreano in Ucraina dovrebbe eseguire gli interrogatori, o fornire servizi di traduzione, se i soldati nordcoreani venissero catturati dalle forze ucraine, si legge nel rapporto. Inoltre, fornirebbe a Kiev informazioni sulle tattiche, sulla dottrina e sulle operazioni militari del Nord. Il ministero della Difesa della Corea del Sud ha dichiarato ieri che esaminerà le misure con “un atteggiamento aperto” riguardo alla possibile fornitura di armi all’Ucraina.

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