mercoledì, 25 Settembre, 2024
Turismo

Turismo, in estate +24,5% di pagamenti digitali

In calo le transazioni degli stranieri. Venezia la città più ‘attiva’

L’estate 2024 ha segnato un’importante svolta nel settore turistico italiano, caratterizzata da un aumento significativo dell’uso dei pagamenti digitali, con una crescita del 24,5%. Ma solo il 15% di queste transazioni è stato effettuato da turisti stranieri, un calo del 10% rispetto al 2023. Questo dato evidenzia una contrazione della partecipazione internazionale al fenomeno cashless, che sta prendendo sempre più piede nel Paese. Il report, frutto dell’analisi dell’Osservatorio Turismo Internazionale Cashless 2024 di SumUp, azienda fintech specializzata in soluzioni di pagamento digitale, mette in luce un panorama complesso. Nonostante la riduzione nel numero di transazioni effettuate dai turisti stranieri, i visitatori internazionali continuano a spendere di più rispetto agli italiani.

Quasi una transazione su dieci realizzata da turisti esteri ha infatti superato i 100 euro, contro appena il 3,3% delle transazioni degli italiani. Le carte straniere sono state utilizzate soprattutto per pagamenti legati al trasporto e all’alloggio. Il 48,7% delle transazioni internazionali ha avuto luogo nei taxi, seguito dagli hotel (43%) e dai negozi di souvenir (36,2%). Questo conferma come i pagamenti digitali siano ormai parte integrante delle esperienze turistiche in Italia, con una preferenza per le spese che riguardano la mobilità e la sistemazione, elementi essenziali durante il viaggio.

Venezia, Siena e La Spezia in testa

Geograficamente, le province più attive nei pagamenti digitali sono state Venezia (41,8%), Siena (38,6%) e La Spezia (34,2%), zone a forte vocazione turistica. La concentrazione delle transazioni in queste aree, nonostante il calo generale di pagamenti stranieri, riflette l’attrattività di queste destinazioni per il turismo internazionale, che continua a spendere, seppur con una frequenza ridotta rispetto all’anno precedente. Tra i turisti stranieri, gli statunitensi si confermano i più propensi all’uso dei pagamenti digitali, rappresentando il 13,9% delle transazioni totali, seguiti da britannici (10,3%) e francesi (10,2%). Tuttavia, si registra un calo nel numero complessivo di transazioni da parte dei visitatori americani, con una flessione del 18% rispetto al 2023. Anche i turisti australiani e norvegesi hanno ridotto l’uso del digitale, con una diminuzione dell’11% ciascuno.

Nonostante il calo nazionale delle transazioni internazionali, alcune province italiane hanno visto un incremento notevole. Pordenone ha registrato un +51%, Isernia un +35% e Belluno un +13%, dimostrando che il fenomeno del turismo cashless non si limita alle tradizionali mete turistiche. Il caso di Ancona è particolarmente degno di nota, con un balzo del 76,4%, seguita da Piacenza (+42,1%) e Rovigo (+39,1%), a riprova di come anche le aree meno battute dal turismo di massa stiano adattandosi rapidamente alla digitalizzazione.

Il futuro

Umberto Zola, Responsabile Online Sales EU di SumUp, ha commentato così i dati: “I turisti internazionali spendono mediamente più dei nostri connazionali, ma c’è ancora un ampio margine di crescita per quanto riguarda il numero di transazioni estere. L’overtourism di quest’estate richiede ai piccoli business di investire nella digitalizzazione per migliorare l’esperienza complessiva dei visitatori”. Le sue parole evidenziano la necessità di una maggiore integrazione delle tecnologie di pagamento digitale, soprattutto per le piccole imprese che operano nei settori del turismo e della ristorazione. L’obiettivo è migliorare l’efficienza e la qualità dell’offerta turistica, rendendo il Paese più competitivo a livello internazionale.

Un altro dato interessante riguarda il valore delle transazioni. Più del 60% degli acquisti effettuati dai turisti stranieri ha avuto un valore inferiore ai 20 euro, un segnale che i pagamenti digitali si stanno diffondendo anche per le piccole spese quotidiane. Questo trend indica un cambiamento culturale nell’uso del contante, con sempre più turisti che scelgono la comodità del pagamento contactless per importi contenuti.

Il boom di polacchi e tedeschi

Nella classifica dei turisti più ‘cashless’, i polacchi hanno registrato un aumento delle transazioni del 40%, seguiti dai tedeschi con un +18%. Questa crescita potrebbe essere indicativa di una maggiore familiarità con i pagamenti digitali da parte di alcune nazionalità europee, a fronte dei cali visti tra altre nazioni come gli Stati Uniti, l’Australia e la Norvegia.

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